martedì 1 dicembre 2020

VIL RAZZA DANNATA /2165

L’altro giorno, un’ennesima manifestazione di infami negazionisti a Berlino. Sono stati dispersi con gli idranti dalla polizia e oltre trecento sono stati arrestati. 
Qualche giorno fa, a Roma, piazza Venezia, un'altra piccola mandria selvaggia di bestie irrazionali è stata allontanata, con le buone, e mandata a pascere. Qualche settimana fa, ce n’erano state altre, in Germania, in Italia e nel mondo. 

Da quando è in atto questa seconda ondata di Coronavirus, la rabbia, la protesta e la disobbedienza, hanno sostituito la paura e scatenato la contestazione: delle norme, delle misure restrittive anti-contagio dei governi, dell’emergenza e dello stesso covid. 
Medici, infermieri e personale sanitario, che fino a pochi mesi fa erano eroi e si applaudivano dalle case e dai balconi, sono diventati malvagi terroristi che diffondono il panico. Al posto dei murales, dei disegni e delle immagini, che li celebravano sui social e dappertutto, oggi, in molti casi, c’è solo risentimento, odio e insofferenza: vengono aggrediti e insultati, le loro automobili vengono danneggiate, le ambulanze prese a calci. 
Eppure continuano a lavorare come e più di prima, con turni massacranti, madidi di sudore nelle loro tute bianche, con gli scafandri e le bardature che non consentono di bere, mangiare e andare in bagno per lunghe ore. Eppure continuano a rischiare la vita e di infettarsi, di portare a casa il virus e trasmetterlo ai propri familiari, come succede anche agli addetti alle pulizie dei reparti, spesso dimenticati, ma essenziali 
Anche loro sono servi del potere, della globale dittatura sanitaria che vuole sovvertire il mondo, con la scusa della pandemia. 

Aumentano però i contagi, i ricoveri e i decessi, mentre le regioni in Italia si colorano di rosso, giallo e arancio, secondo il rischio, ma aumenta anche il virus del complottismo internazionale e del fai da te. Ma perché? 
All’apparenza, questi negazionisti, no covid, no vax, no mask, terrapiattisti, rettiliani e cani sciolti vari dell’irrazionalità e della fantasia malata, sembrano come noi, come tutti. Li incrociamo nelle strade e sui marciapiedi, nei negozi e nei supermercati, sui mezzi pubblici e dovunque ci muoviamo. Negli ospedali, dove vanno a filmare situazioni di finta normalità, di pronto soccorso deserti, di “tutto sotto controllo”, ignorando, ingannevolmente e in vergognosa mala fede, ciò che accade veramente: sovraffollamento, criticità costante, mancanza di posti letto, assistenza e cura con l’ossigeno nelle automobili nei parcheggi degli ospedali o nelle ambulanze, ferme in fila per giorni con malati a bordo. 

Ma costoro, queste teste di cassio, hanno mai visto qualche seria inchiesta o qualche servizio di Alessio Lasta nelle terapie intensive, nei luoghi del dolore e della sofferenza, con gli intubati, con i malati attaccati ai ventilatori o proni a pancia in giù per lunghissime ore, senza potersi muovere e comunicare? Hanno mai provato cosa voglia dire per un familiare non poter vedere, stringere e abbracciare un proprio caro, anche quando lascia questo mondo? 
In realtà, sono sciacalli senz’anima, sono di un’altra razza, quella bastarda, quella contro, quella dell’ignoranza. Quella che prolifera sulla stanchezza e i sacrifici della gente esasperata da mesi di rinunce, di precarietà ed incertezza. 

E, ciò nonostante, ancora cerchiamo di capirli, di spiegare cosa passi o accada nella loro mente deviata. Anche quando spaccano la faccia a vigili, carabinieri, autisti, capotreni, cassiere, addetti alla sicurezza e a chiunque si permetta di invitarli, gentilmente, a indossare la mascherina, come previsto dalle norme. 
Ancora li tolleriamo, in nome di una presunta libertà di opinione, di cui impunemente abusano. 
Dibattiamo se siano affetti da schizofrenia o da demenza (perdita delle funzioni neurali e non solo alterazione). Se negano perché, inconsciamente, la paura è troppa e si trasforma in violenza patologica. O se hanno perso certezze e riferimenti, secondo un meccanismo psicologico di rifiuto della realtà, sebbene il mondo conti ormai 51 milioni di casi confermati dall’inizio della pandemia e 1.300.000 morti. 

Datemi pure dello stalinista, ma questa gentaglia, comunque la si voglia rappresentare o giustificare, non ha diritto alla libertà d’espressione e a manifestare il dissenso, perché boicotta ogni tentativo di difesa sanitaria, attenta alla salute pubblica, diffonde il contagio, sobilla e disorienta la popolazione, disobbedisce alle leggi dello Stato, è nemica dell’umanità, della scienza e della razionalità. 
Basta, non se ne può più. Carcerateli tutti. 
20 novembre 2020 (Alfredo Laurano) 

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