martedì 1 dicembre 2020

UNA SPIEGAZIONE RAZIONALE, SCIENTIFICA DEL FENOMENO DEL NEGAZIONISMO

Inquinano, istigano, sobillano, aizzano, fomentano, crescono e sfilano. Sui Social, in TV e nelle piazze.

Negazionisti, vil razza dannata. E demente.

Diffondere falsità e idiozie, specialmente in tempo di emergenza, non è libertà di opinione: è un atto criminoso e moralmente abbietto.

Nella mente di un negazionista, ha spiegato la biologa Barbara Gallavotti, citando le teorie di Earl Miller, uno dei più importanti neuroscienziati al mondo, forse avviene qualcosa di non molto dissimile da quello che accade in certe forme di demenza in cui le zone del cervello ricevono informazioni false e le inviano alla parte di cervello incaricata del pensiero razionale la quale fa degli sforzi per dare un senso a quelle informazioni. La parte del cervello dedicata al pensiero razionale confeziona quelle informazioni false in modo da renderle convincenti.

In parole povere, siamo tecnicamente di fronte a una forma di demenza, né più né meno.

Almeno ora abbiamo una spiegazione scientifica a questo delirio di massa. Ricordatevi di queste parole la prossima volta che ne incontrate uno.

15 novembre 2020 (Alfredo Laurano)

 

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