lunedì 28 settembre 2020

NON DIMENTICATE: È OGGI LA MARCIA DEI CRETINI

Nonostante i contagi aumentino (novemila in un giorno in Francia, oltre quattromila in Spagna, come in Germania, parlando della sola Europa); nonostante la positività di tantissimi giovani, di calciatori, di attori e presunti vip come Briatore; nonostante il ricovero del suo amico Berlusconi (polmonite interstiziale bilaterale), curato da Zangrillo, per il quale, da tempo, il virus sarebbe clinicamente morto, No mask, negazionisti del virus e complottari vari marciano oggi su Roma, contro la "dittatura sanitaria". Sono attese 2000 persone, quattro gatti che, comunque, offendono le vittime del Covid.
Prevista la partecipazione di tante realtà come il "Popolo delle mamme" e l'estrema destra di Forza Nuova, ma anche tassisti, albergatori e bikers.
"Il Covid è una truffa, liberiamo l’Italia. Siamo in guerra e chi ce la sta dichiarando non sta risparmiando nessuno. Siamo quelli contro il sistema, contro tutti i partiti venduti e complici di questa tirannia”, si legge su una delle pagine social dedicate alla manifestazione.
Secondo quanto si è appreso, l'idea iniziale dei promotori era di tenere la manifestazione dei cretini a piazza del Popolo, poi, resisi conto dello scarso seguito che avrebbe avuto, hanno scelto piazza Bocca della Verità.
La presenza massiccia di esponenti di Forza Nuova, secondo cui «la pandemia è stata pianificata, tutto per “cinesizzare” il mondo e tapparci la bocca», ha peraltro spezzato il fronte del “no” convincendo il leader dei negazionisti della prim’ora, i Gilet arancioni di Antonio Pappalardo, a smarcarsi dalla marcia, anche se poi gruppi locali del movimento parteciperanno comunque.
In prima linea ci sarà invece l’altra pasionaria ex 5 Stelle Sara Cunial (quella multata che se ne andava al mare, durante il lockdown). E poi tanti volti noti, tra cui lo psichiatra-opinionista e vescovo Alessandro Meluzzi, l’avvocato Taormina, il cantante Povia con piccione al seguito, il filosofo sovranista Diego Fusaro, la soubrette Vittorio Sgarbi (che forse ci ripensa per paura di essere aggredito), tutti benedetti dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò, che si è fatto notare in passato per gli attacchi a Papa Francesco e per cui la pandemia sarebbe «una punizione di Dio ai peccatori».
C’è da rabbrividire al pensiero che al governo di questa nazione potevano esserci costoro e chi li sostiene. Chi, irresponsabilmente, va nelle piazze a dire che la mascherina non serve e a negare l’evidenza e la realtà.
(Alfredo Laurano)

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