lunedì 28 settembre 2020

MA NON ERA MORTO, IL VIRUS?

Berlusconi, come tutto il mondo sa, è ricoverato da alcuni giorni al S. Raffaele di Milano per covid.
Il luminare Zangrillo, amico e medico personale che lo cura, parla di: "Fase delicata, ma decorso regolare. Silvio reagisce bene alle cure, ma non cantiamo vittoria, dato che il paziente appartiene alla categoria definita più fragile. Cioè quasi 84 anni e varie patologie pregresse, soprattutto cardiache, motivo per cui sta facendo anche una terapia anticoagulante". 

Ma cosa filtra, al di là delle parole di Zangrillo, dall'équipe che sta seguendo l'ex premier?
Che la situazione è stazionaria, ma non risolta, che c'è un'importante polmonite bilaterale in corso.
Berlusconi viene curato con il Remdesivir, l'unico farmaco anti-virale, anti-malarico, finora autorizzato per la cura di infezioni da virus Sars-Cov-2. E i prossimi tre giorni saranno decisivi per capire l'evoluzione della polmonite, considerata importante ma costantemente sotto controllo, tanto che i medici confidano di scongiurare qualunque altra compromissione delle vie respiratorie più profonde. Viene costantemente controllato il valore di saturazione dell’ossigeno dell'ex premier, parametro fondamentale per valutare l’andamento della patologia. Al di là delle condizioni fisiche, però, è l'umore del leader forzista che viene descritto come molto negativo.

Queste dichiarazioni ambigue, queste voci che trapelano, lasciano intendere che la situazione è tutt'altro che rosea. Si coglie la preoccupazione.
Ma, mi domando, come fa il prof. Zangrillo - che qualche settimana fa aveva detto pubblicamente che il virus era clinicamente morto e che non c'era più pericolo - a spiegare al suo amico Berlu che forse si è sbagliato? Che è stato un po’ precipitoso?
Si rende oggi conto del danno sociale e sanitario che aveva procurato con quella imprudente affermazione? Che mandrie oscene di negazionisti, perlopiù di destra o parafascisti, compresi i soliti noti come Sgarbi, Pappalardo e compari vari, avevano cavalcato quella sua dichiarazione per giustificare le proprie posizioni complottiste e irrazionali e che Berlusconi, di questi folli, ne aveva frequentati molti, tra cui il contagiato Briatore, positivi al virus?
E menomale che il Cavaliere stava benissimo, che era asintomatico e la sua positività innocua e che il virus non faceva più paura.

Ma si, Zangrillo era stato frainteso, tutti noi avevamo frainteso, anche Briatore, anche Silvio, la sua attuale compagna e i suoi figli (possibili untori) avevano frainteso.
Praticamente tutti, meno il menefreghista virus, per niente morto o debellato, che se ne è fottuto e ha continuato a contagiare alla faccia di Zangrillo e dei criminali negazionisti di mestiere.
7 settembre 2020 (Alfredo Laurano)

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