lunedì 28 settembre 2020

A BRISCOLA

Anche questa porzione di elezioni regionali e comunali hanno dimostrato che l'alleanza politica tra PD e 5 Stelle è l'unica strategia possibile per governare il Paese, se non lo si vuol consegnare alle Destre e ai sovranisti. Dall'auspicato e previsto sei a zero (di regioni) di Salvini, al tre a tre, nonostante i due partiti di governo abbiano corso da soli e rischiato molto, quasi dappertutto. Anche i renziani - sempre tra l'uno e il tre per cento di consensi, come pure i calendiani di Più Europa - hanno diversificato per opportunismo la loro ibrida posizione: in Toscana, per esempio, hanno appoggiato il candidato di centro-sinistra, mentre in Puglia hanno osteggiato Emiliano, candidando il ridicolo Scalfarotto.
Nonostante tutto ciò, quell'alleanza impura ha tenuto ed evitato il peggio: Zaia, nel suo Veneto di ferro, ha evidenziato agli italiani e al cazzaro verde, in odor di decadenza, come potrebbe "venetizzarsi" tutta la nazione.
Non posso, quindi, che essere d'accordo con il pensiero di mio fratello Piggi.
Due personaggi che dicono la stessa cosa da tempo immemorabile: Pier Luigi Bersani e Marco Travaglio.
La gente di sinistra ha spesso liquidato il primo, dicendo è molto simpatico ma fuori tempo massimo, propone cose irrealizzabili, spacca la Sinistra.
Sempre la stessa gente ha liquidato il secondo, dicendo è saccente, spocchioso, è di destra, uomo di Casaleggio, grillino...
Ecco, è ora di ammetterlo, care anime belle di Sinistra, i due AVEVANO e HANNO RAGIONE: per governare il Paese, ma anche per ricostruire la Sinistra, bisogna cucire alleanze tra questi due partiti.
Da tempo, Bersani ci sta dicendo che una buona parte dell elettorato di sinistra è finito nei 5 Stelle, che chi vota PD o a sinistra è molto simile ai grillini. Il voto disgiunto dimostra anche questo.
Zingaretti, in fondo, ha seguito la linea Bersani e può vantare un certo successo politico in queste ultime elezioni. Non è così?
Smettiamola di tagliare il capello in quattro, anche sulla questione del Referendum.
Siete veramente convinti che col SI' abbiamo rischiato o rischiamo la democrazia?
Quelli del NO, improvvisato, tardivo e opportunista, dopo un primo convinto e quasi plebiscitario SI anti-casta, hanno cercato di smarcarsi, di ottenere visibilità alla Pierino, segnalando falsi rischi per la rappresentatività di tutto il popolo.
Per favore, UMILTÀ, impariamola proprio da Bersani, che dice cose sensate, ha una visione strategica lungimirante, l'unico tra i politici, lontano anni luce dalle primedonne e dai narcisi della politica ( Renzi, Calenda e qualcun altro) che contano come il due di coppe quando la briscola è spade e parlano come se avessero nel mazzo cento punti.
E Travaglio, è antipatico? Chissenefrega se dice cose giuste.
Io, da sempre di sinistra, non sopporto più questo mondo di chiacchiere vuote da salotto pariolino o leopoldino.
20 settembre 2020 (Alfredo Laurano)
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Maria Luisa Zaza, Stefano Guccione e altri 12
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