Mentre
circa 130mila persone (che rischiano di diventare 400mila), sono in fuga dalle
zone di guerra e dai primi luoghi individuati dalla Turchia come obiettivi,
viene confermata morte di Hevrin Khalaf, 35 anni, segretaria generale del
Partito Futuro siriano, che si batteva anche per la coesistenza pacifica fra
curdi, cristiano-siriaci e arabi ed era apprezzata da tutte le comunità.
E'
stata trucidata ieri a sangue freddo dai miliziani filo-turchi nel nord-est
della Siria, assieme al suo autista e altri sette civili.
I
terroristi islamisti hanno fermato il fuoristrada Toyota che la trasportava, ritrovato
crivellato di colpi, Hevrin è stata fatta scendere e poi uccisa a colpi di
fucile mitragliatore.
Cinque
giorni prima dell'attacco, aveva previsto e condannato il blitz turco
Quasi
sicuramente, un omicidio mirato dell’Isis, che la considerava una pericolosa
miscredente. Cellule dello Stato islamico si sono riattivate con l’offensiva
turca alla frontiera, e hanno compiuto decine di attacchi con autobombe
nell’ultima settimana.
Intanto
proseguono i bombardamenti e i curdi siriani avvertono della fuga di quasi 800
affiliati dell’Isis, scappati da uno dei campi dove sono in corso gli attacchi,
a circa 35 chilometri a sud del confine turco: hanno attaccato le guardie e
travolto le recinzioni. L’esercito di Ankara, in uno dei suoi raid ha colpito
anche un convoglio sanitario e uno sul quale viaggiavano giornalisti stranieri.
Due sono rimasti uccisi.
E
il mondo sta a guardare.
Nessun commento:
Posta un commento