martedì 8 ottobre 2019

IMPICCHIAMOLA /1876


Altro che salvare il pianeta, salvare l’ambiente: qui occorre salvare il mondo da una pletora di imbecilli patentati, di rozzi figuri ignoranti che sottraggono abusivamente il nostro ossigeno, la nostra aria vitale. Cominciano a diventare tanti, troppi questi esseri inutili che ci fanno vergognare di essere uomini e donne pensanti e razionali.
“E’ troppo giovane”, “ha l’Asperger, non può capire”, “è manipolata”, “è una marionetta”, “dovrebbe andare a scuola”, “dovrebbe lasciar parlare gli scienziati che davvero sanno qualcosa”, “inquina come tutti gli altri”, “è inquietante questa ragazzina” …e così via.
Era inevitabile che queste gratuite e banali affermazioni, amplificate dai social, da certa stampa e dal Web, non facessero presa sui cretini, non avessero un seguito di cronaca: Greta e gli attivisti per l’ambiente, non più visti con un misto di tenerezza e compassione, come un gruppetto di sognatori convinti, impegnati, ma fondamentalmente inoffensivi, hanno cominciato a far troppo rumore, a dar fastidio a tanti
Poche figure hanno raccolto negli ultimi mesi tanto odio quanto questa sedicenne che, dai gradini di una scuola svedese, è arrivata a parlare all’ultimo vertice ONU sul clima.

Un fantoccio con le treccine e la mantella gialla che raffigura Greta Thunberg è stato appeso sotto al ponte in via Isacco Newton, in direzione Roma-Fiumicino. Al fantoccio è attaccato un cartello: "Greta it's your God" (Greta è il vostro Dio).
"Abbiamo impiccato Greta Thunberg a Roma. Seguiranno altre azioni": così su Facebook e su Twitter un gruppo di malati forcaioli che si definisce 'Gli svegli' ha rivendicato la paternità del gesto. Non dimentichiamo che, da mesi, la giovane svedese è bersaglio di una feroce campagna da parte dell'estrema destra in tutto il mondo, anche per la sua partecipazione ad alcune manifestazioni antifasciste.

Un atto ignobile, volgare e profondamente incivile, una provocazione da sottosviluppati nei confronti non solo della coraggiosa Greta, ma anche di tutti quelli che ogni giorno, nonostante la dilagante idiozia, si battono per la salvaguardia del pianeta, con coscienza e sensibilità, perché non si rassegnano a veder morire il nostro pianeta.
8 ottobre 2019 (Alfredo Laurano)

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