lunedì 11 dicembre 2017

SCROCCOPOLI CAPITALE

Alloggi fatiscenti e di fortuna, cantine, box o sottoscala ad uso abitazioni (senz’acqua, senza luce, senza riscaldamento), danni, perdite, scrostazioni, muffe, umidità, spazi ridottissimi, bagni otturati e impraticabili, case popolari occupate e rivendute abusivamente. Ne abbiamo visti a iosa nelle varie inchieste che giornali e programmi TV, hanno realizzato, nel tempo, anche con dirette e dettagliatissimi racconti.
Ma non potevamo certo immaginare case del Comune di Roma, “confezionate” in pieno stile Gomorra e clan dei Savastano.
Arredamenti di lusso, rifiniture sfarzose, maniglie, rubinetti e water dorati, decorazioni con brillanti, maxi schermi, vasche idromassaggio, cabine armadio e stanze-scarpiera da film hollywoodiani, allacci abusivi alla rete elettrica: tutto in due residenze extralusso a Tor Bella Monaca, già sequestrate in passato, alle quali erano stati violati i sigilli per permettere l'ingresso di nuovi occupanti abusivi, riconducibili ad una nota famiglia malavitosa della zona. E’ stato valutato che le sole spese di ristrutturazione abbiano avuto un costo di circa 400 mila euro.
Gli agenti della Polizia Locale e della Polizia di Stato hanno sgombrato gli appartamenti che sono stati poi riassegnati alle famiglie legittime in graduatoria. 
A seguire, il Comune ha ripreso possesso anche di un appartamento di sua proprietà, di circa cento metri quadrati, a due passi da San Pietro. Era abitato da oltre 25 anni abusivamente da una famiglia con un reddito di 90mila euro e che, si è scoperto, aveva altre case di proprietà a Roma. 
Secondo un recente censimento, sarebbero duemila i furbetti nelle case popolari di Roma. Sono state scovate persone che hanno redditi alti, possiedono già immobili o sono residenti altrove. “Una famiglia, che abbiamo appena sgomberata da un alloggio popolare - dice la sindaca Raggi - aveva addirittura una Porsche parcheggiata sotto casa. Per non parlare poi di più di 1.600 alloggi i cui legittimi assegnatari risultano deceduti”.
Tutto questo è intollerabile.
Il costo a carico della collettività per questi illeciti è altissimo, il più alto lo pagano le migliaia di famiglie in attesa della casa popolare da vent’anni. 
Insomma, tra abusi, illegalità e ingiustizie varie che, da sempre, ruotano intorno a un problema drammatico come quello della casa, qualcosa, dopo decenni di colpevole immobilismo, sembra stia cambiando sotto il cielo di Roma. 
Dovesse arrivare una ventata di legalità e giustizia, che restituisca diritti dei cittadini?
(Alfredo Laurano)

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