giovedì 21 dicembre 2017

IL SALOTTO BUONO

Basta non farli vedere, allontanarli, nasconderli, almeno per un po’.
E’ un’immagine sgradevole e insopportabile che offende gli occhi, i luoghi, il panorama di “quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno”. Non la coscienza.
Questo il senso dell'ordinanza "per il decoro del centro storico", firmata dal sindaco di Forza Italia, che vieta accattonaggio e bivacchi e che multa, per tutto il periodo di Natale, i senzatetto, i clochard e migranti che chiedono l'elemosina a Como, in tutta la città vecchia.
Ai volontari che tutte le mattine, da più di sette anni, presso l'ex chiesa di san Francesco, distribuiscono la colazione alle persone che vivono e dormono in strada, perché senza casa, è stato quindi impedito di farlo, perché contrario alla nuova ordinanza. Perché sono “brutti, sporchi e cattivi”, perché in vista del Natale “non è decoroso". Perché pare brutto.
Visto il rilevante afflusso di persone che, nei giorni delle feste, giungono per turismo, per fare shopping e per partecipare a eventi e manifestazione, occorre "ripulire" le vie del centro.

E’ come mettere la cenere sotto il tappeto del salotto buono della “città dei balocchi”.
Occorre sottrarre la vista della povertà, non la sua realtà, la sua esistenza, perché dà fastidio, perché costringe a pensare, a riflettere sull’emarginazione e sulle profonde disuguaglianze sociali, sui tanti perché e sull'ingiustizia di un sistema che sempre di più concentra grandi ricchezze nelle mani di pochi e troppa indigenza e miseria in quelle di molti.
In fondo, molto in fondo, è Natale.
20 dicembre 2017 (Alfredo Laurano)


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