martedì 24 ottobre 2017

COME NELLE FAVOLE: SA PARADURA

Qualche volta, sia pur raramente, succede anche nella realtà.
C’era una volta Elia, 17 anni di Posada, che fin da bambino andava in campagna con il padrino ed era affascinato dal contatto con la natura e con gli animali. Sognava di fare il pastore.
E ci stava pure riuscendo, era partito da poche pecorelle e col passare del tempo e con tanti sacrifici, pian piano stava arricchendo il suo piccolo gregge.
Ma qualcuno ha pensato bene di rubargli tutto il bestiame, gettandolo nello sconforto e nella profonda delusione.

Un ragazzo che cerca di coltivare il suo sogno non può perdere il sorriso, devono aver pensato tanti altri pastori più esperti e più maturi di lui e, come nelle favole, hanno fatto scattare "sa paradura", un gesto di solidarietà della Sardegna rurale, dedicato ai pastori che, in seguito a furti o catastrofi naturali, hanno perso il gregge. Ogni membro della comunità dona allo sfortunato un animale dei suoi affinché il collega pastore possa ripartire nel suo lavoro.
Un atto di fratellanza che i pastori sardi hanno compiuto anche verso gli allevatori del Centro Italia colpiti dal terremoto dell'agosto 2016.

Si è scatenata, così, una vera gara di solidarietà con la complicità del web. 
Una delle prime a chiedere un aiuto per Elia è stata la pagina Facebook di Laura Laccabadora, che proponeva, appunto, di regalare qualche animale al ragazzo. E le risposte sono subito arrivate.
"Grazie ai sardi, ho di nuovo il mio gregge. Ora ne ho 80, non dimenticherò mai questa generosità".
Elia Taberlet ancora non ci crede. Non pensava che la sua storia facesse tanto clamore.
La sua vicenda, invece, quella di un ragazzo che, di questi tempi, vuole fare il pastore, è diventata famosa. Sia per la sua giovane età, sia per ciò che rappresenta: un simbolo di generosità, un momento di amicizia.
(Alfredo Laurano)


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