lunedì 2 gennaio 2017

SANGUE E CHAMPAGNE /1002

Mentre il mondo, come sempre, si scambiava un augurio di pace e di serenità, ci hanno ricordato che la realtà è altra cosa, ha un'altra faccia, la solita, spietata, violenta e piena di paura. 
E che non possiamo e non dobbiamo farci illusioni: cacciamo il vecchio anno, con le sue stragi e il suo dolore, e accogliamo il nuovo, con la speranza vana di cambiare e di ritrovare un po' di dimenticata umanità, stappando una bottiglia di vivaci bollicine.
"Libiam ne' lieti calici che la bellezza infiora. E la fuggevol ora s'inebrii a voluttà!"

E, infatti, abbiamo appena cominciato come peggio non si può. 
Tra musica, brindisi, luci e festoni, nel Capodanno che ha visto tutte la capitali europee blindate per il timore di attacchi - Roma protetta da mezzi militari e tiratori scelti -, il terrorismo ha colpito ancora una volta il cuore della Turchia.
E non erano petardi, tappi o fuochi d'artificio, ma colpi di kalashnikov, sparati all'impazzata da babbi natale, come in un cinico film.
E’ di almeno 39 morti e 69 feriti l’ultimo bilancio ufficiale dell’attacco di questa notte a una delle più famose discoteche di Istanbul.
Tutti, con i bicchieri in mano.
"Libiam ne' dolci fremiti che suscita l'amore...Tutto è follia, follia nel mondo ciò che non è piacer!"
Buon anno, maledetto mondo! 
1 gennaio 2017 (Alfredo Laurano)

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