giovedì 23 luglio 2020

NON E’ UN BAVAGLIO /2071


È morto di Coronavirus l'uomo che sosteneva che le mascherine fossero una 'moda passeggera'. Lo scriveva sui social network, sbeffeggiando chi indossava i dispositivi di protezione.
Per questo la notizia della morte di Richard Rose, avvenuta proprio a causa del virus, sta facendo il giro dei siti d'oltreoceano.
A partire dalla fine di aprile, infatti, Rose aveva pubblicato alcuni post in cui diceva che quella delle mascherine fosse una moda passeggera e che lui non avrebbe "acquistato dispositivi di protezione personale anche se nel suo Stato, l'Ohio, il Coronavirus continuava a circolare" e a mietere già molte vittime. "Chiariamolo: non comprerò una c... di mascherina. Sono arrivato a questa decisione perché la pandemia è tutta una montatura, sono stanco di tutti questi spot sul coronavirus, basta negatività!".

L'uomo aveva iniziato a rivedere la propria posizione intorno a metà giugno, dopo una giornata passata in una piscina pubblica di Port Clinton, in Ohio. È in quella circostanza che Rose, prima di morire, ha rivelato di pensare di aver contratto la malattia.
Dal tampone effettuato il primo luglio è risultato positivo e ha subito avvertito gli amici, specificando che nel frattempo, a causa della malattia, avrebbe rinunciato a un nuovo lavoro che aveva appena trovato. Poi ha scritto di avere grandi difficoltà respiratorie e uno dei suoi amici, sempre attraverso i social, si è detto dispiaciuto per aver minimizzato gli effetti del Coronavirus dopo aver scoperto che un suo amico era malato.
Il 2 luglio Rose aveva fatto sapere che il suo stato di salute stava progressivamente peggiorando e aveva detto che non aveva ricevuto l’idrossiclorochina, ma che gli era stato fornito un respiratore.
Gli effetti del Covid-19 sul suo organismo si sono rivelati devastanti e lo hanno stroncato in pochi giorni.
Ma l'aspetto ancora più tragico è che con le sue azioni irresponsabili potrebbe aver contagiato chissà quante persone.
Il poveretto è morto il 4 luglio, a soli 38 anni.
16 luglio 2020 (Alfredo Laurano)

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