giovedì 23 luglio 2020

CARNEADE /2077


Per diversi mesi, è stato ampiamente sottovalutato e ignorato. Un perfetto sconosciuto, un avvocato e riservato docente di provincia, chiamato, quasi casualmente e per necessità, a vestire gli abiti scomodi e, apparentemente, teleguidati di Presidente del Consiglio: un obbediente prestanome, senza esperienza e peso politico, per tenere in piedi la baracca vacillante di un governo anomalo, che non desse troppo fastidio ai gestori reali dello stesso.
"Carneade, chi era costui"?
Che Giuseppe Conte non fosse un ominicchio o un quaquaraquà come Renzi o un pallonaro fanfarone come Salvini, ma un uomo serio, determinato, volitivo e capace lo si è capito in questi mesi di pandemia, quando con decreti e polso fermo ha tenuto il timone di nave Italia fuori dalle secche del covid 19. Le sue chiusure, anche se a volte un po' tardive, ci hanno salvato da una strage ancor peggiore. Gli altri stati si sono adeguati a tali misure, pagandone però le conseguenze per la leggerezza e i relativi, colpevoli ritardi.

Ora, con altrettanta caparbietà e fermezza ha dato al nostro Paese una vittoria significativa, se non storica in UE, in un panorama politico squallido e mediocre.
Con un linguaggio chiaro e diretto, estraneo al politichese, alla demagogia e al facile populismo, si è rivelato una persona pulita e onesta, di cultura, di sapienza e di grande umanità, nella quale quasi nessuno aveva creduto. Riservato, attento, privo di arroganza e di superbia in un concerto afono e volgare di ragli, di selfie, di balletti e di cazzari più o meno colorati.
21 luglio 2020 (Alfredo Laurano)

Nessun commento:

Posta un commento