mercoledì 22 luglio 2020

IL DITTATORE BIANCO /2067


Al golpe, al golpe, siamo al golpe! Chiamate l'esercito leghista, i fratelli d'Italia, le truppe cammellate e casa Pound. Complottisti di tutto il mondo unitevi.
La destra italiana, ci ricorda Scanzi, sta già mettendo su l’ennesima baracconata sulla decisione del governo, giusta e obbligata, di prolungare lo “stato di emergenza” fino al 31 dicembre. Non si può fare altrimenti, per almeno due motivi. Anzitutto perché la pandemia c’è ancora, sebbene ormai quasi tutti facciano finta di nulla. E poi per una motivazione meramente tecnica e burocratica: senza lo “stato di emergenza” non puoi adottare decisioni tempestive e draconiane che potrebbero essere necessarie di fronte a nuovi casi Codogno.

È proprio una questione tecnica, più che politica. Ma tanto basta perché la destra, - questa destra! - straparli di “golpe”, “dittatura” e “stato di polizia”. C’è persino gente, non dico famosa ma neanche pienamente sconosciuta come meriterebbe, che ieri ha cinguettato robe tipo questa: “Stato d'emergenza di nuovo fino al 31 dicembre? Con 74 ricoverati in tutto in terapia intensiva, più di metà delle regioni a contagio zero, sapete come si chiama questa idea di #Giuseppi #Conte?” GOLPE.
No, ipocriti farisei, si chiama ignoranza, imbecillità, incapacità di capire, volontà di turlupinare la gente in buona fede.
Ce lo spiegheranno presto, ricamando e coniugando il verbo qualunquista, i soliti cialtroni Porro, Maglie, il gracchiante Giordano, il caprone pazzo Sgarbi e l'inconsapevole, evanescente Capezzone.
Poveracci. FATE PENA.

11 luglio 2020 (Alfredo Laurano)

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