sabato 11 febbraio 2017

MISERANDO ATQUE ELIGENDO

Letteralmente, "con misericordia e predilezione": è il motto di papa Francesco.
Tutti ci siamo chiesti il perché di quegli strani manifesti contro di lui, comparsi in varie parti Roma.
Manifesti di contestazione al suo operato, che riportavano una sua immagine inusuale, con una espressione particolarmente severa e accigliata, e in basso, su fondo violaceo, una scritta accusatoria, con venature romanesche: «A Francè, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l'Ordine di Malta e i Francescani dell'Immacolata, ignorato Cardinali... ma n'do sta la tua misericordia?».
Il poster anonimo, non riportava sigle, né simboli, ma è facilmente riconducibile agli ambienti conservatori che da sempre esprimono la loro opposizione al magistero, ai provvedimenti e alla linea pontificale di Bergoglio.

La risposta a quei perché, comunque, è arrivata ieri, indirettamente, dallo stesso papa.
“C’è corruzione in Vaticano “, ha detto in una lunga intervista a Civiltà Cattolica, “nella Chiesa entra il clima mondano e principesco, non c’è bisogno di diventare cardinali per credersi principi, e i religiosi possono contribuire a distruggere questo clima nefasto”.
Come ha già fatto in tante altre occasioni - quando ha parlato di guerra, traffico d’armi, migranti, ricchezza, sfruttamento - Francesco usa toni lievi, ma diretti e precisi, per parlare di temi complessi, pesanti come macigni: scandali finanziari, pedofilia, marinai che nella barca di Pietro, sballottata nella Storia dalle onde, remano in senso contrario.
Parole forti e appassionate, d'impegno apostolico e quasi missionario, che inducono sconcerto nei credenti e non, e che, al di là degli insegnamenti evangelici, svelano la presenza di tanti “anticristi” che - come riporta un commento sulla stessa rivista - lo circondano, adulandolo e consigliandolo e che lo stanno avvelenando con il germe insidioso della loro cattiva dottrina.

Che esista un partito anti-Bergoglio nella Chiesa è ormai noto e risaputo. Che questa ostilità possa anche giungere a praticare la via della propaganda classica dei partiti, murales, dichiarazioni o manifesti, rappresenta una certa novità.
Negli ambienti cattolici tradizionalisti, quelli più a destra e più reazionari, Francesco non è ben visto sia per la posizione sui migranti, sia per le aperture a divorziati e omosessuali. E anche, e soprattutto, per aver voluto mettere il naso negli affari dello Ior e nelle finanze vaticane.
Come ha scherzato ieri sera Crozza a Sanremo, “anche nella Chiesa ci sono dei contrasti, come nei Subsonica”.
Ma non sono proprio musicali e artistici.
10 febbraio 2017 (Alfredo Laurano)
Lo stemma e il motto di Francesco




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