martedì 14 febbraio 2017

CARRI IN MASCHERA

Un incidente meccanico, un errore di calcolo e di equilibrio, una metafora casuale, un segno del destino? O una caduta profetica, anche se quella vera c’è già stata con il referendum costituzionale del 4 dicembre scorso?
Al Carnevale di Follonica (Grosseto), la parte superiore di un carro allegorico che ospitava il grande manichino di Renzi, con una maschera di Paolo Gentiloni, seduto su una tartaruga, si è staccata durante la prima giornata della festa, travolgendo alcune persone. Cinque i feriti, uno dei quali, piuttosto grave, è rimasto sotto la figura crollata dal carro.

Tragedia sfiorata, quindi, mentre si accende anche la sfida fra le varie maschere di renziani e minoranze interne del PD, su leadership e data del voto, con il rischio scissione che diventa sempre più concreto. 
A settanta giorni dal referendum, dopo settimane di incertezze, di nervosismo, di logoramento, di annunci e di smentite, Renzi, in assenza di strategie precise e convinte, prova a rialzarsi, in tutti i sensi, e decide di provare una mossa per sparigliare: congresso lampo anticipato, primarie a fine aprile ed elezioni a giugno, anche se ciò appare quasi impossibile, dati i tempi congressuali, dell’omologazione dei sistemi elettorali per Camera e il Senato e di scioglimento delle stesse.

Oggi, alla “sfilata” della direzione del partito, qualcosa accadrà e probabilmente il Matteo rialzato metterà sul tavolo le sue dimissioni da segretario per andare al confronto anticipato, da molti richiesto, ma secondo il suo programma.
I pretendenti candidati alla successione, Emiliano, Rossi, Speranza e Orlando scaldano i motori dei loro “carri”, variopinti ma poco allegorici.
L’attuale premier provvisorio Gentiloni, sempre più che riservato e invisibile, è avvertito.
Stia pure sereno, il Carnevale continua.
13 febbraio 2017 (Alfredo Laurano)


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