giovedì 23 febbraio 2017

E POI...

E poi, scorrendo queste sconclusionate pagine di vita e di ricordi, di commenti e di parole, di gioco e di fotografie, di notizie e falsità, all'improvviso, scopri che in un attimo un amico ha lasciato questo mondo e tutti quelli che gli volevano bene.
Così, semplicemente, tra un pensiero profondo e una battuta triste o spiritosa, come se fosse un normale calembour o una citazione storica o poetica, una strana forma d'arte che ti intriga e ti lusinga.
E, quasi non capisci, devi rileggere, devi convincerti che non hai frainteso. Perché questo, qual' è il senso?
E' come se in quel momento scoprissi che nulla conta nulla, che tutto è appeso a un filo, che "tutto il resto è noia", che più che un dialogo con gli altri è un'abitudine del banale quotidiano e uguale, dove abbracci mille illusioni e quell'emozione che ti scoppia dentro, per partecipare alle chiacchiere del mondo, del tuo mondo, che ti sostiene e ti incoraggia a esistere e resistere, pur nella precarietà.
"E poi e poi, sarà come sparire nel vuoto che non smette mai."

Sono addolorato, incredulo e commosso.
L'ho saputo per caso, leggendo le parole di un'amica che non conosco che mi hanno fatto sobbalzare, ma non capisco se è stato un incidente o un improvviso malore a portarlo via.
Ci siamo frequentati molto negli anni '90 per motivi professionali (praticava e riforniva molto il mio studio televisivo) e poi ritrovati qui, fra queste note, come nuovi amici.
Ricordo la sua simpatia, la sua competenza, la sua ironia.
Ricordo una gran bella persona.
Addio Renato, un forte e lungo abbraccio.
E filma tutto ciò che incontri o scopri o vedi.
 22 febbraio 2017 (Alfredo Laurano)


Nessun commento:

Posta un commento