domenica 15 marzo 2015

PER GRAZIA RICEVUTA

Grazie alla Legge Severino e a un collegio di giudici buonisti e molto comprensivi, Berlu è stato assolto in Cassazione dalle sue marachelle concussorie e postribolari, anche se in primo grado era stato condannato a sette anni da una spietata corte, sicuramente composta "da ultras dell'Inter, da Veronica Lario, da Fini e da Travaglio" - come dice Crozza.

Sull'altra sponda del Tevere, il buon samaritano Francesco, sempre più amato e popolare e consapevole del proprio magistero di rinnovamento e riparazione della Chiesa, sorprende la Curia e i conservatori clericali e annuncia - forse con una punta di sano narcisismo, un Giubileo straordinario, dedicato alla misericordia.
Se quel soggetto, appena assolto, ha legato per un ventennio il suo nome e le sue gesta nefande alla politica personale e all'edonismo di Stato e ha condizionato e mortificato la vita degli italiani, penso sia più che giusto e legittimo che Francesco voglia "timbrare" un suo meritatissimo Giubileo.
Forse l'ha fatto anche per carità cristiana verso quel "fratello" peccatore, assolto dai tribunali, ma non da Dio, nella speranza che possa trovare la certezza del perdono nell'Anno Santo, quando fedeli di tutto il mondo arriveranno in pellegrinaggio a Roma per ricevere l’indulgenza plenaria, ovvero la cancellazione delle pene previste per i peccati commessi.

Magari insieme all'altro megalomane in toga rossa, cardinal Bertone, che, per magia o per miracolo, potrebbe aprire i suoi infiniti spazi residenziali (dieci volte quelli abitati del sobrio pontefice) a qualche disperato pellegrino, offrendo tartufi e champagne, come ha fatto alla sua festa, tre mesi fa....
Allora sarà un Anno veramente Santo, non solo d'Expo.

14 marzo 2015       (Alfredo Laurano)





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