lunedì 23 marzo 2015

NON CI SONO PIÙ' LE STAGIONI DI UNA VOLTA …E NEMMENO LE RONDINI

La primavera è uno dei movimenti delle Quattro stagioni di Vivaldi. C'è poi la sagra della primavera di Stravinsky,  il valzer di Chopin e quello di Strauss. E chi non conosce il celebre quadro del Botticelli?
Nelle culture pagane l'arrivo della primavera viene festeggiato ogni anno quale periodo di rinnovamento e di fertilità e viene rappresentata tramite l'allegoria del ritorno di Persefone (i Romani la venerarono col nome di Proserpina), dopo il suo soggiorno negli inferi.
Secondo alcune tradizioni, questa resurrezione della natura dopo il lungo inverno è anche "Festa degli alberi", così cari alla mia amica Filomena Soldano, detta Lella, che li abbraccia con amore.

Il Ratto di Proserpina di Bernini
Galleria Borghese Roma
Secondo il mito, Proserpina era la figlia prediletta di Giove e Cerere, dea della prosperità.
Plutone, il dio delle tenebre, preso dalla sua bellezza, si invaghì di lei e la chiese in sposa a Giove, che acconsentì.
Era un mattino sereno, il Sole illuminava ogni cosa e Proserpina insieme ad altre ninfe si divertiva a correre sui prati ricoperti di rugiada.
Improvvisamente, un boato terribile lacerò l'aria, la terrà si spaccò e dal baratro balzò fuori Plutone su un cocchio nero trainato da quattro cavalli nerissimi.
Plutone era un dio bello e vigoroso e dallo sguardo triste ed era venuto sulla terra per rapire Proserpina la quale, presa dallo sgomento, cominciò ad urlare e a dimenarsi senza riuscire a fuggire dalla stretta del dio degli inferi.
Prima di entrare nel grembo della terra la ninfa riuscì a lanciare un ultimo grido di aiuto alla madre Cerere, un urlo talmente forte che montagne, boschi e prati fecero eco alla sua voce.
Il Ratto di Proserpina c.s.
Cerere per il dolore abbandonò i campi, causando la carestia, mentre Giove intervenne trovando un accordo con la mediazione di Mercurio: Proserpina avrebbe trascorso nove mesi con la madre favorendo l’abbondanza dei raccolti e per i restanti mesi dell’anno, quelli invernali, sarebbe rimasta con Plutone all’inferno.
Il ritorno di Proserpina sulla terra, dopo l'inverno, porta quindi alla rinascita dei fiori, dei frutti e delle piante: nasce così la Primavera.
21 marzo 2015    (Alfredo Laurano) 




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