domenica 29 marzo 2015

L'OMO NERO

E' l,'alba di un nuovo giorno per Sollecito e la Knox: ieri sera sono stati assolti in Cassazione per non aver commesso il fatto. Non ci sono prove certe, dicono i supremi giudici.
Sono quindi liberi, sono innocenti, sono vittime di una serie di equivoci, di ipotesi e insinuazioni, che pur li avevano fatti condannare. Hanno subito, per otto anni, accuse, processi e sentenze alterne fino a questa, l'ultima. Che li scagiona definitivamente.
Quindi chi c'era quella sera con Rudy Guede, l'unico condannato per il delitto di Perugia? Chi ha ammazzato la povera Meredith? I complici di cui si è a lungo parlato sono svaniti nel nulla?
Lo stesso, unico colpevole riconosciuto non parla, non si difende, non accusa: ha patteggiato la pena con rito abbreviato a sedici anni e sta tranquillo in galera.
Forse, all'inizio avrà pure parlato, raccontato e confessato, ma lo hanno ignorato, o hanno finto di non sentire, perché è l'Omo nero, il meno garantito, il più facile dei capri (neri) espiatori.
O forse lo hanno "silenziato" promettendogli un cospicuo sconto di pena e un adeguato risarcimento economico per comprare, appunto, il suo silenzio.
Io sono per la seconda che ho detto, ma anche per la prima, perché le due opzioni si integrano perfettamente, non sul piano giuridico, ma su quello della logica.
E poi, l'Omo nero non poteva, certo, permettersi la classe di illustri avvocati che hanno assistito e fatto assolvere Sollecito e la Knox. Doveva accettare il male minore, a fronte, forse, di promesse e di speranze.
L'opinione pubblica è stupita, disorientata, non molto convinta e si pone mille domande, fra altrettanti dubbi. E sospetta l'imbroglio, il magheggio di chi conta (per Amanda, in America, si è spesa pure la Clinton) e ha il potere del denaro.
Così funziona una certa giustizia di classe: vedi Eternit, vedi Tyssen, vedi Cucchi, vedi Ruby e Berlusconi…
Tutto regolare, allora. A volte, la legge è uguale per tutti.

 28 marzo 2015        (Alfredo Laurano)


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