“Provate
a mettervi nei panni di una persona di 83 anni, per la precisione di Papa
Francesco.
Una
persona claudicante, sofferente, con una protesi all’anca e problemi al
ginocchio ma che, ciò nonostante, rifiuta l’uso della papa-mobile, per essere
più vicino ai fedeli e camminare in mezzo a loro.
Provate
ad immaginare la stanchezza fisica e morale che il suo ruolo gli comporta e dal
quale, comunque, non si è mai sottratto.
Questa
persona, da quando è Papa, l’ho vista invecchiare precocemente, ho visto il suo
viso sempre più segnato dalla stanchezza, e sempre di più il suo sorriso
affievolirsi.
L’ho
visto crearsi innumerevoli nemici, in quanto è forse il primo Papa che combatte
apertamente contro la CASTA e le NEFANDEZZE dell’Istituzione Chiesa.
Ecco,
adesso immaginatevi di venire violentemente strattonati da una fedele invasata,
di farvi male (la smorfia di dolore sul viso del Papa si è vista chiaramente) e
di non riuscire a divincolarvi.
Credo
che, a quel punto, verrebbe istintivo a chiunque dare due colpetti sulla mano
dell’esaltata, anche se poi, per liberarlo dalla stretta, è dovuto comunque
intervenire un uomo della security.
Ma,
naturalmente, non è sembrato vero, a certi prezzolati e meschini individui che
si definiscono “giornalisti”, gridare allo scandalo, con titoloni che dipingono
il Papa come “uno che mena”, “un violento”, “un mistificatore”, “uno che
schiaffeggia i fedeli”, e via di questo passo.
Dei
commenti della gente comune, poi, non ne parliamo: si va dall’ “anticristo”, al
“demonio sotto mentite spoglie”, al “Papa più cattivo della storia”, al “ghigno
satanico” ...Ma roba da dementi!
Chi doveva chiedere scusa, in questo caso, è la tizia che l’ha strattonato.
E invece ha chiesto scusa Lui, il Papa, e l’ha fatto pubblicamente e davanti al mondo intero.
Ancora una volta ha dato prova della sua umiltà, della sua spontaneità, e del suo sentirsi uomo fra gli uomini. Personalmente ha tutta la mia solidarietà!
Chi doveva chiedere scusa, in questo caso, è la tizia che l’ha strattonato.
E invece ha chiesto scusa Lui, il Papa, e l’ha fatto pubblicamente e davanti al mondo intero.
Ancora una volta ha dato prova della sua umiltà, della sua spontaneità, e del suo sentirsi uomo fra gli uomini. Personalmente ha tutta la mia solidarietà!
Ma la
cosa più squallida è stato vedere colui che gira con un rosario in una mano e
il Vangelo nell’altra; colui che invoca l’aiuto di Gesù e del Cuore Immacolato
della Madonna; colui che non perde occasione per definirsi Cristiano...sì,
insomma, il coso leghista, in beata vacanza sulle nevi, fare una vergognosa
quanto volgare parodia del Pontefice, supportato dalla sua degna compagna.
Ha
cambiato solo il finale, il miserabile: lui non reagisce con due colpetti sulla
mano, lui reagisce con una carezza.
Perché
lui è buono, è dolce, lui ama tutti, non lo sapevate...?
Quando
penso che ha un seguito di IGNORANTI che lo vorrebbero premier con PIENI
POTERI, mi si rizzano letteralmente i capelli in testa!
Dopo
avere dileggiato il Presidente della Repubblica, dopo avere definito il suo
discorso del 31 dicembre “inutile e mieloso”, eccolo lì che se la prende pure
con il Papa.
Perché
è anche vendicativo, quel miserabile coso!
Perché
non perdona, al Papa, nonostante ci abbia provato in ogni modo, di non averlo
mai voluto ricevere, nemmeno quando era ministro e vicepremier.
E non
perdona, al Presidente, di avere seguito la Costituzione, invece di indire
nuove elezioni che avrebbero coronato i suoi sogni di gloria!
E il
suo gregge di pecoroni a belare insulti irripetibili, a mostrarsi indignati, a
lanciare maledizioni e auguri di morte sia al Presidente che al Papa.
Loro.
I cristiani. Quelli che vanno a messa ogni domenica e fanno il presepio ad ogni
santo Natale! Giulia Bettini
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