domenica 12 gennaio 2020

2020 E VECCHI SINISTRI /1943


Leggete cosa scrive, senza un’ombra di pudore, il politico legaiolo Roberto Marcato.
 “Per 50 anni avete avuto in mano la scuola, la cultura, la storia (foibe queste sconosciute).
Avete avuto sempre una rete Rai, spesso due a volte tutte e tre. Avete avuto la satira, i comici raffinati antiberlusconiani che facevano ridere e riflettere allo stesso tempo. Si rideva nelle stesse reti private dove il pericolo fascista era così imminente che i giullari potevano attaccare ogni giorno Berlusconi facendosi pagare ogni giorno dal Cavaliere stesso.
Avete avuto tutta questa potenza di fuoco e adesso???
Adesso vi ritrovate con un paese dove un italiano su tre vota Lega e uno su cinque vota FDI. Costretti ad andare nelle piazze, senza un nome ma travestiti da sardine inventandovi un nemico (sempre lo stesso: credo tra l’altro si chiami ossessione) per nascondere il drammatico spaesamento in cui vi trovate.
E in tutto questo?
Uno immagina una grande riflessione collettiva sul fallimento universale di un’ideologia e invece no!
La stessa insulsa e stantia spocchia nei confronti di chi non la pensa... pensa...come voi.
Avete avuto per decenni il monopolio non solo della cultura dominante ma anche delle vie istituzionali e non, per incanalarla e vi ritrovate con un paese che per due terzi non vi vuole più vedere e per il restante si finge un “pesce fuor d’acqua” perché si vergogna di dire di essere di sinistra. RIDICOLI!!!!
Ridicoli come Gulliver che, tornato a casa, continuava a comportarsi da gigante non rendendosi conto che quelli che incontrava erano alti come lui.
I lillipuziani siete voi! Voi con i vostri piccoli centri culturali, i vostri piccoli antifascismi, i vostri piccoli libretti pubblicati da Mondadori, i vostri piccoli prodotti bio del contadino (che brava persona) che conoscete solo voi, le vostre piccole rendite di posizione borghesi, i vostri piccoli centri sociali. E adesso più che mai I vostri piccoli ambientalismi sempre insegnati agli altri, le vostre piccole solidarietà sempre pretese dagli altri? Le vostre grandi ipocrisie.
PICCOLI, PICCOLI E RIDICOLI. PICCOLI, RIDICOLI E DI SINISTRA.”

Questo dissociato non ricorda, o finge di non sapere, che per più di una quarantina d’anni, in questo disastrato Paese ha governato la DC e per una ventina hanno sgovernato Berlusconi e Lega, con il controllo totale dei canali Mediaset e di gran parte della Rai, con la Moratti presidente.
In questo fiorente periodo storico, il plurinquisito e condannato Berlusconi ha creato e diffuso a piene mani la sub-cultura delle Veline, delle nipotine illustri, delle Olgettine e del Bunga-Bunga, che tanto ha dato al Paese, in termini di educazione, degrado, sessismo e spregio intellettuale. Ha curato gli interessi economici delle sue aziende, evaso il fisco, soddisfatto le sue ossessioni maniaco-compulsive, per non parlare dei suoi rapporti ambigui con Dell’ Utri, Mangano e Previti, cioè di mafia, corruzione: altro che satira e barzellette. 
Ci hanno coglionato in tutto il mondo, Africa compresa: vedi stampa internazionale, cinema e letteratura.
Scuola e cultura sono state da sempre espressione della Sinistra per il semplice fatto che la Destra reazionaria e oscurantista non l’aveva nel suo DNA e nella sua storia di abusi, intolleranze e discriminazioni.
Per i Sinistri, andare nelle piazze, travestiti da sardine, è un’immagine ridicola e pubblicitaria che solo i giullari di quella Destra, ormai leghista, “assorellata” e deberlusconizzata, possono inventare per respingere un possibile pericolo per le avanzanti truppe salviniane, armate di rosari, croci, santi e madonne varie.
Le barricate di ignoranza e inciviltà, i pregiudizi razzisti e gli impulsi xenofobi non consentono di capire e di accettare che un movimento spontaneo giovanile, come è sempre accaduto nella Storia, possa nascere, crescere (e, magari poi anche fallire) e riempire le piazze, contro la politica dell’odio e della prepotenza.
Senza riserve mentali, senza ipocrisie, senza una struttura forte di sostegno.
Spiegatelo a Marcato e al suo ardito capitano.
 10 gennaio 2020 (Alfredo Laurano)




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