sabato 10 giugno 2017

L’ONOREVOLE ANNARELLA

Montecitorio ha perso la sua nonnina “incazzosa” e popolare.
Annarella, genuina pasionaria, saggia, semplice e ruspante, se n’è andata a 91 anni.
La “pensionata comunista” trasteverina – così amava definirsi – era più celebre dei tanti politici che contestava puntualmente davanti al Palazzo del Potere. Tutti, in qualche modo, la temevano per sue battute caustiche e pungenti, per sue critiche dirette e senza sconti, per la sua schiettezza trasparente e popolare. Il suo bersaglio preferito era Silvio Berlusconi, che per anni ha sbeffeggiato.

Era diventata, col tempo, anche idolo del web, perché incarnava la vena ironica e schietta dei romani, una specie di novello “Pasquino”, sempre in diretta voce, che “non te le mannava a dì”.
I suoi ultimi anni li ha passati lì, davanti a quel Palazzo, e a volte, anche al Senato, con il sole e con la pioggia, a commentare le cazzate dei politici, a modo suo, tra un "vaffa" e "li mortacci", ma anche con consigli e abbracci con alcuni.

La conoscevano tutti, deputati, cronisti, operatori e comuni cittadini.
Con l'"onorevole Annarella", parlamentare aggiunta e simbolo pacifico della piazza non violenta, se ne va un personaggio autentico, folcloristico e verace, un pezzo di anima popolare, e liberamente populista, che solo un certo cinema avrebbe saputo e potuto raccontare.
E’ giusto dedicarle un semplice pensiero, come hanno fatto in molti in queste ore, sul Web e sulla stampa.
Non a caso, davanti a Montecitorio, sono apparsi dei manifesti per ricordarla.

Ciao piccola Annarè, nonnina impertinente dello sberleffo e della presa in giro, la tua ironia senza pretese mancherà a quella grande piazza.
E mancherà quel “Movimento 5 litri”, che volevi fondare, perché "per sopportà i politici incapaci bisogna solo 'mbriacasse".
Quanto c’hai ragione!
 (Alfredo Laurano)



Nessun commento:

Posta un commento