martedì 27 giugno 2017

LA RIVOLUZIONE NON RUSSA PIU’

Anche la Stalingrado d'Italia è caduta.
Nel silenzio e nell’oblio.
Sesto San Giovanni, città operaia e di grande tradizione comunista, al ballottaggio ha visto la vittoria del centrodestra: Roberto Di Stefano -sostenuto dalla lista Sesto nel Cuore, da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia - ha vinto con il 58,6% la sfida con la candidata del centrosinistra e sindaca uscente Monica Luigia Chitto', che si è fermata al 41,4%.
Dopo settant’anni, per la prima volta dal dopoguerra, a Sesto vince il centrodestra. Qualcosa vorrà dire.
"Siamo riusciti ad espugnare la Stalingrado d'Italia, ha detto il neo sindaco di Forza Italia, ha vinto la gente di Sesto, ha vinto il cambiamento. Ancora non mi rendo conto di essere nella storia di questa città”.
Manco avesse vinto una guerra o una battaglia!
Ed è subito festa, che va in scena - guarda un po’ - in piazza della Resistenza: spumante, trombette, sirene, canti, slogan, brindisi, per ore e ore nella notte.

Ma il PD, nell’era triste del liberal-renzismo, dove tramontano miti e tradizioni, dove non c’è più spazio per valori e per passioni, dove la colpevole indifferenza distingue e forma un’inetta classa dirigente, dove tutto si rottama e si trasforma in nulla, dove si allontana il popolo dal voto e dal consenso, se ne è forse accorto?
O è votato all’estinzione, rassegnato nel suo solipsismo pernicioso e involutivo?
(Alfredo Laurano)

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