lunedì 7 novembre 2016

UNA PECORA NERA AL POTERE

Tra Leopolda, Referendum e liti di condominio istituzionale, finalmente, qualche grande giornale si è accorto che José Pepe Mujica, 81 anni e già presidente dell’Uruguay per cinque anni, è in Italia per una serie di conferenze e per promuovere il libro di Danza e Tulbovitz “Una pecora nera al potere”.
Pepe è diventato famoso in tutto il mondo per la sua saggezza contadina e perché da presidente rinunciò al 90% del suo stipendio e preferì continuare a risiedere nella sua piccola fattoria, dove coltivava fiori e verdura, piuttosto che nel palazzo presidenziale.
A Roma ha incontrato gli studenti, ai quali ha detto: “non sprecate la vita nel consumismo, trovate il tempo di vivere per essere felici" e in Vaticano è stato ricevuto da Papa Francesco, con il quale condivide gli sforzi diplomatici per la pace in Colombia e per il Venezuela.
Agli occhi di molta parte del mondo, Mujica rappresenta un ideale politico di riferimento perché ha vissuto e vive come la parte più povera dei suoi concittadini e non come quella più ricca.
La sua filosofia di vita è semplice, ma si allontana dalle logiche del liberismo e del mercato: “Sembra che siamo nati solo per consumare e, se non possiamo più farlo, soffriamo la povertà. Ma nella vita è più importante il tempo che possiamo dedicare a ciò che ci piace, ai nostri affetti e alla nostra libertà. E non quello in cui siamo costretti a guadagnare sempre di più per consumare sempre di più. Non faccio nessuna apologia della povertà, ma soltanto della sobrietà".
La grandezza di quest’uomo straordinario sta, soprattutto, nella concezione della politica, ben lontana da quella ormai largamente assunta in Occidente. Non deve essere una professione, ma un servizio, una passione, una responsabilità. Chi vuole arricchirsi che si dedichi al commercio e alla banca, ma non alla politica.
E i Nobel per la Pace? "I Nobel vanno assegnati agli scienziati, ai letterati. In un mondo come il nostro, dove ci sono guerre da tutte le parti, assegnare il Nobel per la Pace è una presa in giro. Noi usciremo dalla preistoria dell'umanità soltanto quando non ci saranno più armi ed eserciti".
(Alfredo Laurano)

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