lunedì 21 novembre 2016

GIOCHI DI COPPIE

"In questo referendum c'è un'accozzaglia di tutti contro uno. Ma vi rendete conto che si è creato un gioco di coppie fantastico: Berlusconi e Travaglio, che si amavano a loro insaputa, D'Alema e Grillo: uno che sostiene la politica e uno l'antipolitica, Vendola e La Russa?”
A due settimane dal voto, mentre il clima si fa sempre più rovente e dal Comitato del No arriva un esposto all'Agcom per l'eccessiva presenza in TV del fronte del SI e del suo leader, il Puffo riformista ricorre all’ironia triste, intriga con le lettere agli italiani all’estero, attacca pesantemente quelli del NO, disposti ad accoppiate incredibili o, se posso aggiungere, rassegnati a presunte condivisioni con Brunetta e la Meloni, con Salvini e Casa Pound. 

Messa così, in effetti, è un po’ patetica e umiliante
Ma non sa, anzi finge di non sapere, che queste coppie e questi nomi non sono alleanze politiche o di partito? Né, tanto meno, patti etici o connubi ideologici? Come sono invece le sue salde intese con Verdini, con Alfano, Casini, Formigoni e i tanti transfughi da opposti schieramenti. 
Nello specifico, si valuta e si condivide il senso e il merito della presunta riforma costituzionale, non le idee politiche, vicine o lontane, di ciascuno. Non per carrierismo, ambizione di poltrone o per manovre di potere, ma per scelta di coscienza, in piena autonomia.
Come si fa, per esempio, in una Class Action, dove tutti i danneggiati, a prescindere da colori e posizioni, si mettono insieme contro qualcuno che quei danni ha fatto o sta facendo.
Oltre ai vari soggetti citati e disprezzati, farebbe bene a ricordare che nel variegato fronte del NO, oltre ai pentastellati, c’è buona parte della Sinistra senza partito: la minoranza PD, l’Anpi, la Fiom di Landini, la Cgil, Magistratura democratica, i Civati, i Fassina, i Cofferati, i rifondaroli e i migliori costituzionalisti.
Col SI, insieme a una lunga serie di opportunisti leccaioli e servizievoli opinionisti, coabitano invece Confindustria, Marchionne, Jp Morgan, governo Usa, Cancellerie e troike europee, banche e lobby finanziarie che condizionano la sovranità e la dignità nazionale. 
C’è l’urgenza di eliminare tutti i poteri di controllo sul governo, di depotenziare un’opposizione, un presidente, una Regione, un Pm che si mettono di traverso e vogliono, magari, opporsi a una Trivella o un’opera superflua o inutile.
I senatori, se ci sono ancora, vogliamo poterli scegliere, per evitare che una masnada di consiglieri regionali (i più corrotti, per documentazione) e sindaci inquisiti invadano il Senato, coperti pure da immunità.
E, infine, tanto per non essere fraintesi, diciamo pure o confermiamo al pericolante bischero riformatore che quella che lui definisce accozzaglia, altro non è che la foltissima schiera di italiani a cui sta sulle palle e non sopporta più la sua arroganza, la sua strafottenza e le sue chiacchiere toscane.
(Alfredo Laurano)




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