venerdì 11 novembre 2016

GOD BLESS AMERICA

Desidero rispondere, senza polemica, a chi, legittimamente, ha criticato la mia cruda, ma spontanea espressione di due giorni fa, "Popolo di merda", riferita agli americani che hanno eletto Trump.
La notizia, di primo mattino, non è stata quella di un gioioso risveglio.
E’ ovvio che era una battuta a caldo, alle cinque del mattino, per esprimere stupore, rabbia, paura, sorpresa e delusione nei confronti di chi – solo una parte, per fortuna – ha scelto un campione di correttezza, di lealtà, di democrazia e giustizia sociale come il super ricco Trump, così ben descritto da Claudia Rolando. Ho scritto, subito dopo, infatti, più adeguate riflessioni, che forse avete volutamente ignorato.
Un personaggio, a dir poco discutibile e ignorante, populista e intollerante, che vive nel lusso, nell’oro e nel sessismo e che, come altri che lo hanno preceduto (i Bush, i Nixon…), rappresenta davvero una nazione di guerrafondai e di esaltati, nata con reietti in fuga dall'Europa e protagonista del primo genocidio della storia contemporanea. 
Una nazione che ha ridotto in schiavitù migliaia di africani deportandoli dalla loro terra.
Che si è nutrita e si nutre di razzismo e sciovinismo.
Che ha privilegiato l’imperialismo e imposto la supremazia economica, militare e culturale, in qualità di gendarmi del mondo. 
Che ci ha liberato insieme ai Russi e alla Resistenza dal naz-fascismo, ma si è macchiata e impantanata nelle devastazioni e nei massacri del Vietnam.
Che ha fomentato trame, stragi e attentati in sud-America e condizionato o rovesciato governi e regimi in tutto il mondo.
Che ancora concepisce la pena di morte, la discriminazione e il diritto a comprare liberamente armi al bar e nei supermercati.
Che ritiene di essere il miglior popolo del mondo, bacchettone e falso moralista, solo perché paga le tasse, vive nelle villette con praticelli verdi e staccionate bianche e a fine settimana si sfonda di bistecche e barbecue. 

Ma è altrettanto scontato, superfluo ribadirlo, che esiste un'altra America, quella dei diritti e della libertà, quella sana, solidale e pacifista, quella delle battaglie civili e ambientaliste, quella di illuminati pensatori. 
God bless America. 

Con buona pace di chi, come l'amico Giulio, non perde l’occasione per farci dogmatiche lezioncine di storia, economia e sano nazionalismo lepeniano, deridendo le vetuste utopie di Lotta Continua, che nel tempo mi sono onorato di condividere. 
Ma io, come tutti sanno, sono un vetero idealista, un sognatore visionario di sinistra, non pentito, superato dal tempo e dalla Storia. 
E dalle fresche forze del pragma- liberismo e del Trumpismo dell’ultim’ora.

(Alfredo Laurano)

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