venerdì 16 settembre 2016

QUALUNQUEMENTE, DOVUNQUEMENTE FISCHI

In attesa del referendum costituzionale, che prima o poi, bontà sua, si farà, il puffo premier fiorentino, già contestato in diverse occasioni - a Treviso, Napoli, Taranto, Modena, Catania - si becca tanti altri  fischi anche alla Festa dell’Unità di Bologna, durante il confronto col presidente partigiano dell’ANPI. Anche se riesce con disinvoltura a dire che, con il SI al taumaturgico referendum, caleranno miracolosamente perfino le bollette di luce e gas!!! 
Come il canone Rai, che, di fatto, è aumentato per effetto dell’Iva. Potere della comunicazione!
“Con noi più lavoro e più diritti”. E chiu pilu pe tutti, come comiziava Cetto Laqualunque.
Fischi, pernacchie e tanta faccia tosta: ulteriore prova di quanto sia riuscito a spaccare un grande partito di tradizione e una Sinistra.
Dopo la batosta elettorale al Comune di Roma, la legge elettorale di cui tanto si parla in questi giorni, verrà sicuramente riscritta perché quella attualmente disegnata rischia di far vincere i Cinque Stelle, all’eventuale ballottaggio. Come appunto è già successo nella capitale.
Ma non sarà per iniziativa e volontà di Renzi, che finge di volerla, ma su apparenti richieste di Napolitano e opposizioni di varie provenienze. E lui sarà costretto, suo malgrado, salvando la faccia, o se volete, il culo.
Si arriverà, come per caso, a partorire un sistema che farà governare ancora il centrodestra insieme al centrosinistra, con equa spartizione di poteri e di poltrone. A meno che il M5S non faccia il pieno del 51%, cosa assai  improbabile, soprattutto, dopo la bagarre romana e il gioco sporco dei perdenti e dei tanti avversari.
"A forza di volere più sinistra si finisce come Bertinotti che mise fine al Governo dell'Unione, ha concluso il Puffo da quel palco della Resistenza. 
Giusto, viriamo un po’ più a destra e oltre a Verdini, compriamoci Salvini.
(Alfredo Laurano)


Nessun commento:

Posta un commento