martedì 29 dicembre 2015

PLAGIO O SON DESTO?

Siamo entrati nel vivo, non tanto dei bilanci – che pure avrebbero un senso – ma delle previsioni astrali che, puntualmente, verranno poi smentite. Oroscopi e profezie impazzano in questi giorni, come sempre, come ogni fine d’anno. 
E fanno inevitabilmente qualche danno, stavolta, senza apostrofo.
Ma non sono soltanto il regno di giornaletti colorati da due soldi che subissano le edicole, o di centinaia di pubblicazioni oscene, e anche ridicole, da ordinare on line, o di cartomanti e scalcinati ciarlatani che pontificano da rabberciate tv locali. 
Tarocchi, fondi di caffè, pendolini, palle di finto cristallo: fanno folklore, fanno divertire, a volte fanno pena, oltre che orrore per il come, per il modo e per il linguaggio primitivo e gutturale che li distingue. E che qualcuno, incredibilmente, ammira.
Sono gli oracoli fai da te dell’età moderna, gli aruspici che esaminano le frattaglie della miseria umana, per ipotizzare fortuna, lavoro, amore e tradimenti.

Solenni scemenze, assurde spiegazioni che pretendono di somigliare a scienza, deliranti fesserie che finiscono per attirare l'attenzione di milioni di persone deboli, trovano spazio e divulgazione oscurantista anche nei grandi network dell’impero Mediaset (Rete 4, Canale 5 e Italia uno), grazie a conduttori servili e ruffiani, venduti al mercato dell’occulto, ma anche nella Rai di Stato, dove qualche vate è pure pagato dal canone per raccontare, in base agli astri capricciosi e impertinenti, come sarà il nuovo anno.
Stranamente, però, nessun sensitivo ha mai previsto le Torri Gemelle, gli aerei esplosi in volo o le stragi in Tunisia o di Parigi. Sono grandi esperti solo di corna e affini.
Nella società del bluff, cioè la nostra - bufala più, bufala meno, non fa molta differenza, anche se non hanno significato alcuno.
E’ utile ricordare che il bisogno di credere in qualcosa e avere la possibilità di controllare il futuro sono innati nell’uomo -  vedi la nascita dei totem, dei riti propiziatori, dei sacrifici, delle conoscenze pre-scientifiche e delle religioni primitive - e qualcuno, che ben lo sa, sfrutta tale necessità e vi specula indegnamente per ricavarne un tornaconto personale.
Ciascuno, nel suo piccolo, cerca un senso alla propria condizione e ai propri limiti ma, più che altro, alle speranze e ai desideri: gli oroscopi gli vengono incontro, lo confortano, gli offrono una possibile alternativa all’ansia e alla paura.
Se a ciò aggiungiamo il forte potere della suggestione, scopriamo pure la non casuale ambiguità che permette di leggerli e interpretarli in maniera diversa e di adattarli, secondo le proprie attese, caso per caso.
Da quando è nato il mondo, ogni chimera affonda le sue radici nella grande insicurezza dell’umanità.
In effetti, ragionando in maniera razionale, è difficile credere che vi possano essere accadimenti comuni a tutti i nati in un determinato periodo, sotto lo stesso segno, lune e ascendenti compresi.
Da un punto di vista scientifico e anche da una valutazione antropologica, non c’è dubbio che l’oroscopo sia una grande sciocchezza. Ma noi, in fondo, siamo portati a credere a frottole e fandonie, a miti e leggende che non hanno alcun aggancio con la realtà: dall’ufologia al complottismo, dagli sciamani ai guaritori, dai maghi alle sibille, attraversando il vasto repertorio dei magici poteri paranormali e della negromanzia.
Per natura, dicevo prima, siamo facilmente suggestionabili e quando una qualsiasi baggianata, sparata da un cretino Otelma qualsiasi, raccoglie i nostri desideri, ci rassicura, ci aiuta a sperare del futuro - normale meccanismo compensativo della nostra psicologia - allora quell’incastro diventa ineludibile.
Per tanti, leggere l’oroscopo è una sorta di gioco, un automatismo, come lavarsi o prendere il caffè della mattina: rientra nell’antico adagio “non è vero ma ci credo”.
Sì, è un grande gioco, uno spettacolo, ma è pure un grande affare: è la parte più letta e più seguita di giornali e trasmissioni. È un aspetto ludico dell’umanità, anche, in parte, di quella più evoluta e colta. Poi ci sono i santoni e gli imbonitori veri e propri che approfittano della buona fede e della credulità delle persone e le spolpano senza pietà.
Il codice penale punisce l’abuso della credulità popolare. Dove c’è malafede si deve intervenire: maghi, veggenti, cartomanti e così via sono cialtroneria pura, rubano soldi alle persone prive di adeguati strumenti culturali di difesa, e quasi mai pagano le conseguenze.
Superstizione, magia e oroscopi sono da sempre tentativi di manipolare la realtà, di creare una religione alternativa per gestire limiti, futuro e debolezze umane.
Chi è maggiormente influenzabile vi ricorre in maniera compulsiva e ne subisce l’incanto e la malia, fino ad entrare in un meccanismo di vera dipendenza. Presagi e prodigi, amuleti e talismani ancora condizionano la vita di milioni di persone!!
Più siamo scaramantici e amplifichiamo la collezione di gesti, parole, atteggiamenti e oggetti cui attribuiamo il potere di scongiurare disgrazie e malefici e di propiziare il destino, tanto più abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica cosa fare.
E, per non sbagliare, intanto, tocchiamo ferro.
Benvenuti nel terzo millennio.
29 dicembre 2015 (Alfredo Laurano)


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