martedì 29 dicembre 2015

CRONACHE VATICANE

Una raccomandata alla Posta di Porta Angelica è l’occasione per fare un giretto dalle parti di S. Pietro e darvene notizia.
C’è gente, soprattutto frotte di turisti con bandierine, cappellini e mazze da selfie, ma non c’è il classico pienone. 
Eppure, siamo in periodo di festa, siamo a Natale e in pieno Giubileo.
Alberghi, B&B e Case vacanze non sono affatto pieni, solo la ricettività di strutture fintamente religiose - in effetti, hotel molto cari e a tante stelle, con servizi, piscine e campi da tennis - registra l’en plein. 
Sono completi anche gli alloggi gestiti da suore e religiosi senza stelle. Il crocifisso tira e attira.
Tra gli operatori del turismo c’è molta delusione e, forse, più di tutti, odiano l’Isis e i terroristi islamici.
Si, perché è per colpa loro che molti pellegrini non son venuti nella Capitale, hanno disdetto le prenotazioni, hanno preferito attraversare la porta di casa propria, piuttosto che quella “santa” e quelle dei metal detector.
Le misure di sicurezza adottate in città e, in particolare, intorno al colonnato del Bernini, prevedono la pedonalizzazione di via della Conciliazione, lunghe file ai varchi per accedere anche alla piazza, magari solo per vedere il presepe e il grande albero, nonché alla basilica e alla porta delle indulgenze.
Nella vasta area circostante, a partire dalla Metro di Ottaviano, transenne, percorsi obbligati, controlli, perquisizioni, gabbie elettroniche per borse, persone e indumenti.

E poi, c’è l’esercito. Giovani uomini e belle donne in mimetica, con camionette e mitra in braccio, soprattutto esposti come deterrente, perché pare non siano affatto addestrati all’ordine pubblico e a sparare tra la folla, in caso di necessità, con la dovuta perizia. E ancora, carabinieri, finanza, polizia, anche in borghese, digos e volontari.
Se tutti questi addetti non sono più dei viandanti penitenti, poco ci manca.
Perché Alfano, ci ama e ci protegge. 
Quasi come il papa.
28 dicembre 2015 (Alfredo Laurano)




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