sabato 26 dicembre 2015

OSTRICHE E COCOMERO

Anche quest’anno, per alcuni, Capodanno significherà cenone e veglione in locali prestigiosi.
Voglio subito premettere che non scrivo queste righe per invidia o per represso desiderio: giuro che non sono affatto interessato e che non ci andrei neanche come invitato. Solo in gioventù, ho partecipato varie volte in qualità di musicista e, quindi, per lavoro.
Cominciamo dai prezzi.
Per un menù stellato, si va dai 2-300 euro di Cannavacciuolo, di Casa Vissani di Baschi e del Savini di Milano, ai 1.300 della Pergola dell’Hilton del “divino” Heinz Beck, vista panoramica su Roma inclusa.
Fa eccezione l’unica proposta a Ragusa dello chef siciliano Ciccio Sultano, a base di crostacei e carciofi con emulsione al mandarino, timballino di pesce spada affumicato e salmoriglio rosso, maialino nero farcito con salsa di castagne e lenticchie all’incredibile cifra di 60 miseri euro.
Nel ristorante romano Le Jardin de Russie, la spesa a persona è di 550 euro,ma con una selezione di grandi vini e champagne inclusa. Un vero affare.
Sempre nella Capitale, dieci portate a 945 euro, ma bevande escluse, al ristorante panoramico Imago presso l'Hotel Hassler con vista su Piazza di Spagna, 1 stella Michelin. Il cenone prevede, tra l'altro un percorso di foie gras e frutta secca, fettuccine all'uovo ristretto di quaglia con tartufo bianco e oro, fluido di parmigiano e balsamico stravecchio con fragoline di bosco.
Al ristorante dell'Hotel Danieli, a Venezia, cenone a 650 euro, vini esclusi, ma con musica dal vivo: tutto esaurito ormai da mesi.

Per chi volesse aggiungere anche un pizzico di esterofilia al proprio cenone, non sono da meno i menù proposti dai grandi chef a Parigi, dove Alain Ducasse ha ideato un menù da 1.500 euro, bevande incluse presso il Plaza Athenee; a Londra, dove, volendo, si può aspettare il nuovo anno nel ristorante della star televisiva Gordon Ramsey, con dodici portate, tra cui ostriche con cocomero, a 275 sterline. A New York serata di San Silvestro all'insegna del numero otto al Jean-Georges come anche il conto: 888 dollari.

Conti salati, chef stellati, piatti speciali e vini pregiati.
Se dalla tredicesima vi è rimasto qualcosa, non perdete l’occasione di provare ricette della cucina molecolare o quelle rivisitate della tradizione, riproposte in chiave contemporanea, combinando i sapori e giocando sui contrasti, come tutti facciamo nelle nostre case a mezzogiorno. Anche se ieri, avevo finito le alici per lo strudel.
Tra gusto di fresco, punte di acido, vene sgrassanti, retrogusti amari e note croccanti (e pacchi di euro), scoprirete una gastronomia “cerebrale e di cuore”, un atto d’amore basato sul rispetto per il cibo, perché "la ricerca costante non si separa mai dalle emozioni gustative". Così declama l'altro stellatissimo Carlo Crocco che, però, sono spiacente, è chiuso per festività.
Alla faccia di Proust e del suo tempo perduto.
(Alfredo Laurano) 


P.S. Intanto, nel giorno di Natale, la comunità di Sant'Egidio ha organizzato il tradizionale pranzo nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, a Roma, con circa 600 bisognosi.
Come ogni anno dal 1982, Sant'Egidio offre il pranzo del 25 dicembre ad anziani soli, senza tetto, immigrati e italiani in difficoltà.
Manca il caviale e il millesimato, ma si spende poco. Anzi, niente.

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