venerdì 15 maggio 2015

NON E’ MAI TROPPO TARDI

Etornato il maestro Manzi che insegna a leggere, scrivere e, soprattutto, a capire agli italiani. Anche a quelli che, nel frattempo, non sono più analfabeti e hanno in mano un pezzo di carta pergamena.
Dopo le tante manifestazioni di protesta in tutta Italia, la riforma della scuola (l’ennesima) è in discussione alla Camera, con i sindacati sul piede di guerra.
Il maestro Renzi - in maniche di camicia e con gessetti e cancellino - sale in cattedra e segna alla lavagna i buoni, i cattivi e anche i gufi.
In un video di 16 minuti, spiega la sua “buona scuola” agli italiani, illustrando punto per punto gli articoli del disegno di legge.
Un grande spot, in stile berlusconiano, che Renzi-Manzi lancia a pochi giorni dalle regionali. Twitter, in questo caso, non basta per persuadere studenti e docenti. E nemmeno le abusate slide e le chiacchiere in TV.
Più cultura, più risorse, più soldi agli insegnanti, autonomia con l'obiettivo di ridare alla scuola il ruolo che merita. Ma, attenzione, non ci sono presidi Rambo, che “esistono solo al cinema, e se ci sono, non è vero che assumono l’amico dell’amico e non è vero che ci sono i licenziamenti dopo 36 mesi. Sono assolute falsità”.
Le colpe del malfunzionamento della scuola sarebbero dei sindacati e non del fatto che le aule pubbliche non sono in sicurezza e non hanno soldi perché lui preferisce darli alle private.
Gli insegnanti, comunque, dovranno obbedire al dirigente, altrimenti sarà facile esonerarli. 
Quale autorità potranno avere davanti ai loro studenti e alle loro famiglie?  
14.5.15   (Alfredo Laurano)




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