martedì 12 maggio 2015

BELLE VISIONI

Da Darwin a Freud, da Leonardo a Marx, da Santa Chiara a Beethoven, da Martin Luther King a Italo Calvino, Corrado Augias ripercorre le biografie e le visioni di alcuni dei più grandi fondatori del pensiero, della scienza e dellarte moderna.
E’ tornata in TV, su Raitre, la seconda stagione di “Visionari”, titolo forse un po’ ambiguo, che si propone di scoprire, raccontare, conoscere a fondo, anche nel privato, quegli uomini - scienziati, filosofi, intellettuali, artisti - che in qualche modo hanno cambiato il mondo, rivoluzionandolo.
Visionario è colui che intuisce e fa vedere quelle cose che prima nessuno aveva mai visto, che in qualche modo anticipa il futuro. Ma non da veggente, indovino o chiromante.
Con l’aiuto di ospiti ed esperti, di servizi giornalistici, di ricostruzioni e reperti inediti, Augias indaga sulle ricadute del pensiero dei Visionari nell’attualità di tutti i giorni.
Che ne è oggi dell’evoluzionismo? E cosa c’è dietro al creazionismo? Nella precarietà globalizzata, quali sono le nuove classi in lotta fra di loro? Si può sacrificare la propria vita in nome di un ideale? La musica può ancora migliorare il mondo?

E, a proposito di musica, ieri sera – sempre in seconda serata, dove da sempre è relegata la cultura – è andata in onda la magnifica puntata su Mozart.
Il divino fanciullo, coccolato da tutte le corti d’Europa, è stato osservato tra realtà, miti e leggende che ne hanno accompagnato l’opera e la breve vita, anche sotto il profilo umano e caratteriale.

La sua stravagante personalità, le sue manie, le sue passioni, i capricci, gli amori, le sue ossessioni erotiche, la sua incredibile memoria musicale (riusciva a trascrivere sul pentagramma un qualsiasi, complesso brano, dopo averlo appena sentito una sola volta).

Un ritratto psicologico, in parte inedito, che ne ha disegnato anche gli aspetti letterari, le lettere, i conflittuali rapporti con il padre e la di lui dipendenza, l’attrazione per il gioco e per il biliardo, dove perse molto denaro. Fino alla miseria.
Morì, com’è noto, a soli trentacinque anni, povero e indigente. Al suo funerale non c’era nessuno: fu sepolto in una fossa comune.

La sua prodigiosa musica, massima espressione dell'armonia e dell'eleganza, è stata scomposta, analizzata e approfondita, anche sotto l’aspetto didattico-creativo. Si è rivisitato il suo stile unico e inconfondibile, secondo la scelta e l’uso di certi strumenti, di certe tonalità: dalle sonate, alle sinfonie, dai quartetti ai melodrammi, dai concerti magistrali, fino al prodigioso, incompiuto Requiem.
Un genio della musica, il compositore forse più universale, un grande creativo, ma uomo fragile e tormentato, in balia degli eventi e della Storia.
12 maggio 2015    (Alfredo Laurano)


Probabilmente quando gli angeli nel loro consesso glorificano Dio suonano Bach.

Ma sono certo che nella loro intimità suonano Mozart.   (Karl Barth)

Nessun commento:

Posta un commento