sabato 8 settembre 2018

YELLOWMAN E LA SIGNORA IN GIALLO

Il mondo è a colori, la vita è a colori, anche se a volte ci appare in bianco e nero.
Di che colore sei, che colore ami, quale più ti rappresenta?
Il colore è una sensazione che viene recepita dal cervello e che ha effetti sul nostro organismo e, soprattutto, sul nostro atteggiamento psicologico.
La nostra “tavolozza cromatica personale” dipende dal modo in cui percepiamo i colori esterni e da quali concetti emozionali gli associamo inconsciamente, sia sulla base del nostro vissuto personale, che su quella del contesto culturale in cui viviamo, che ci influenza più o meno direttamente. Cioè, i colori comunicano con l’inconscio.

Il Giallo, per esempio, è il colore del sole, dell’oro, della gelosia, ma anche dell’allegria, della conoscenza e dell’energia. Rappresenta l'ottimismo, l’intelligenza, la saggezza, la vivacità, la leggerezza e la fantasia.
Chi lo ama e lo predilige, ha un carattere aperto, ottimista, divertente, scanzonato e cordiale; è una persona estroversa, dinamica e creativa, solitamente dotata di vitalità e di una fervente immaginazione. È entusiasta della vita, s'infiamma facilmente e tiene molto ad affermarsi e a conseguire posizioni di prestigio personale. Ha bisogno di stupire e di condurre un’esistenza piena e intensa, pensa sempre al futuro e a nuove esperienze, in modo gioioso. È molto convincente, ambizioso, vanitoso, coraggioso, ma anche generoso.
Deve sentirsi importante.
Questo dice, in sintesi, la psicologia del colore e la cromoterapia, che si basa sugli stessi principi.
Ne ho incontrato, di recente, un magnifico esemplare.
Eccentrico, distinto, elegante nelle sue varie sfumature e tonalità di giallo (intenso, pallido, aranciato, dorato, limone, senape): dal cappello, alla giacca, ai pantaloni, ai mocassini, agli occhiali, al cinturino dell’orologio.
E, scommetterei, anche nell’intimo.
Tutto, però, esposto con una certa sobrietà, buon gusto e disinvoltura.
Con l’amabile signora, moderatamente addobbata di analogo colore, non è di quelli che passano inosservati, anzi, lasciano una scia di inconfondibile stravaganza, nel segno della cronaca quotidiana e del colore poliziesco da passeggio.
Anche in un bar, per un gelato, ovviamente giallo, o un cappuccino.
 (Alfredo Laurano)


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