domenica 30 settembre 2018

L’INSEGNA DEL DOLORE


Cippi, monumenti, targhe, lapidi: parole scritte sul marmo o sulla pietra per ricordare, perché tutti sappiano o possano sapere. Come, in ben più larga misura, accade nei libri e nelle enciclopedie storiche.
La memoria collettiva di un popolo o di una comunità, ha bisogno di modi e di luoghi in cui rimanere viva, lasciando traccia di eventi giudicati importanti per la storia, locale e nazionale, e per la sua stessa identità culturale.
L’intitolazione di strade, la costruzione di monumenti o la collocazione di targhe e lapidi sono sempre state utilizzate, per onorare e ricordare personaggi, fatti o avvenimenti politicamente importanti e, per così dire, segnarli a “imperitura memoria”. simboli
Proprio per questo evidente valore simbolico, spesso, le scelte delle amministrazioni locali o centrali hanno provocato discussioni, sia al loro interno, fra maggioranza e minoranza, sia all’esterno, nell’opinione pubblica, fino a scatenare accese contese sui diritti alla “memoria” stessa.
Incisa nel marmo, una scritta diventa un’importante ancora del ricordo, una testimonianza e un mezzo per raccontare, attraverso i luoghi, un pezzo della propria storia, da tramandare ai posteri: nascite illustri, soggiorni di artisti, poeti e musicisti, fondazioni, sedi letterarie, stragi, attentati, deportazioni, atti eroici e di sacrificio.
Ma anche di fatti di sangue e di misteri.
L'intera città di Ladispoli, per esempio, da oltre tre anni continua a mantenere vivo e forte il ricordo di Marco Vannini, un giovane di appena 20 anni strappato alla vita nella notte 18 maggio del 2015, in via Alcide De Gasperi, mentre si trovava a casa della sua fidanzata, Martina Ciontoli.
E proprio qui, ieri, accogliendo la richiesta della famiglia e il desiderio di tutti i cittadini, l'amministrazione comunale ha autorizzato l'affissione di una targa commemorativa, in ricordo della giovane vittima e della sua tragica scomparsa, che ha segnato profondamente l’intera comunità.
Un atto dovuto, forse, ma soprattutto di altissimo valore morale e di sensibilità sociale.
Chiunque passerà di là saprà, rifletterà, ricorderà.
  (Alfredo Laurano)




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