lunedì 10 settembre 2018

PERIPATETICO PANINO


Un panino al lampredotto, una schiacciatina col bollito o con la finocchiona?
Si, ma solo camminando, come facevano gli allievi di Aristotele per nutrirsi, non di pane, ma di cultura e di sapere.
Da lunedì 3 settembre, nel centro di Firenze (via de’ Neri, piazzale degli Uffizi, piazza del Grano e via della Ninna), si può mangiare solo passeggiando, per favorire la digestione e, soprattutto, per non incappare in multe salate.

Questa la singolare ordinanza anti bivacco dell’illuminato sindaco piddino Nardella: “Al fine di garantire il decoro e la vivibilità dell’area, è vietato mangiare panini, pizzette o simili seduti per terra, sui marciapiedi, e addirittura in piedi, per le strade, soffermandosi e trattenendosi, anche singolarmente, sulle soglie di negozi e abitazioni”.
La pena per i trasgressori è una multa che parte da 150 e può arrivare anche a 500 euro.
I tanti passanti - turisti, studenti e semplici cittadini di Firenze - sono disorientati e non sanno cosa fare, come reagire al “blocco anti spuntino”. Non sanno come e dove “nomadare”, direbbe la Sorella d’Italia, Giorgia Meloni.
La decisione dell’amministrazione è nata in seguito alle proteste di molti commercianti, in particolare di via de’ Neri, scaturita dal boom del piccolo panificio “All’Antico Vinaio”, stracolmo di affamati e curiosi clienti, dopo le tante eccellenti recensioni sul web, che hanno attirato ogni tipo di visitatore.

Ciò ha reso il lavoro dei negozi vicini un vero incubo. Qualcuno ha denunciato addirittura l’impossibilità di entrare nel proprio esercizio, a causa della folla di persone ferme a mangiare sulle soglie e sui marciapiedi e due settimane fa l’esasperazione è sfociata addirittura in una vera e propria rissa, tra il titolare di un negozio di pelletteria e una famiglia di quattro spagnoli, seduti a mangiare sui gradini della sua bottega.
Il problema è che, nella zona, scarseggiano posti dove sedersi, le panchine non bastano ad accogliere le tante persone che, con panino e bibita in mano, sono costrette a guardarsi intorno spiazzate e a procedere verso altre aree della città, per poter consumare il proprio pasto in santa pace e senza infrangere la legge.
Cosa che mi sembra assai ridicola in una città d’arte, che vive soprattutto di turismo, bellezza, tradizioni e gastronomia.

Forse, caro sindaco, per placare i commercianti inviperiti - sicuramente tuoi elettori, che un po' invidiano il successo del panificio - sarebbe bastato mandare qualche vigile a presidiare il traffico di panini e schiacciatine e collocare qualche strategica seduta, in attesa delle panchine ordinate che arriveranno chissà fra quanti mesi.
Anche i ristoranti ringraziano. (Alfredo Laurano)

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