giovedì 7 gennaio 2016

BELLEZZA IN BICICLETTA, ADDIO!

Ho conosciuto Silvana Pampanini una quindicina d'anni fa, in occasione di un'intervista realizzata, camminando, nel suggestivo cortile del Palazzo del Monte di Pietà.
Era una donna simpatica, spontanea, elegante, gentile, modesta e piena di fascino, nonostante l'età e le rughe, che non nascondeva, ma portava con fierezza.
In quell'incontro, si lasciò dirigere nelle pose e nei movimenti, con l'umiltà di una principiante, benché fosse da tempo e da sempre una monumentale diva del cinema, simbolo di femminilità e di professionalità, celebre in tutto il mondo. Seguiva alla lettera le mie indicazioni con la massima disponibilità.
Ne ho un ricordo magnifico.
Sul grande schermo apparve accanto a tutti i migliori attori italiani degli anni '50, da Totò ad Alberto Sordi, da Vittorio De Sica a Marcello Mastroianni.
"I pompieri di Viggiù", "O.K. Nerone", "Processo alla città", "La presidentessa", "La bella di Roma" e "Racconti romani", alcuni dei suoi film. 
Prima della Loren e della Lollobrigida, Silvana Pampanini rappresentò la bellezza italiana - anche sensuale e procace come nel ruolo di Poppea - a livello mondiale, insieme a Lucia Bosé e Silvana Mangano.
Oggi, la "bella di Roma", amata dai romani e sogno degli italiani del dopoguerra, ci ha lasciato e ha concluso il suo tour dell'esistenza e come "Bellezza in bicicletta" si è incamminata, con le sue belle gambe e forse proprio in bicicletta, negli spazi eterni della memoria collettiva.
(Alfredo Laurano)


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