domenica 24 gennaio 2016

A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE

Addio Biancaneve, Principe Azzurro, Batman, Uomo Ragno e D’Artagnan.
I più classici Arlecchino, Colombina e Pulcinella erano in soffitta già da tempo.
Oggi, a Carnevale, il must lanciato - e poi ritirato per proteste popolari - è il costume da “piccolo profugo”, una valigia di cartone, gilet, pantaloni di due taglie più grandi per i maschietto, e un vestitino fiorato che ricorda la scamiciata della nonna, per le femminucce: poco più di 24 euro per somigliare e travestirsi da piccoli migranti crescono.
Il business non ha limiti morali, non rispetta valori e disvalori, ma viaggia e specula su ciò che offre il mercato, di bello o di brutto, di buono o cattivo. Sceglie tutto quello che nella quotidianità, tra rischi e benefici, si riflette nelle attese, nelle scelte e nei bisogni indotti. E crea utile.
L'annuncio di una ditta inglese, apparso su Amazon, noto sito di vendite online, ha scatenato critiche, tanto da costringere gli amministratori a ritirarlo. La Caritas italiana: "Un messaggio commerciale in un momento storico così delicato è davvero vergognoso e da stigmatizzare. Forse l’azienda potrebbe investire gli stessi soldi per comprare un giubbino per un bambino che magari si trova in questo momento in mezzo al mare".
Il costume in vendita, tuttavia, non avrebbe però a che fare con le continue tragedie dei profughi di oggi, ma con quelli di “ieri”.
Nella descrizione del prodotto, infatti si accenna alla “Guerra Mondiale”: dunque, il riferimento sarebbe ai migranti della prima metà del Novecento.
Forse, una sottile strategia commerciale che propone sì, la novità e l’evidente allusione all’attualità, ma che si para furbescamente le chiappe dalla prevedibile critica, collocando la maschera in tempi storici diversi.
Insomma, come dire, una bella paraculata per attenuare eticamente una maliziosa tattica di vendita e pubblicità.
Ora, non resta che attendere sul mercato anche il costume da jihadista dell’Isis, con tanto di pugnale da sgozzatore. 
Sicuramente andrebbe a ruba, più di Tarzan e Robin Hood.
24 gennaio 2016 (Alfredo Laurano)


Nessun commento:

Posta un commento