domenica 3 gennaio 2016

ART ATTACK

Lorenzo Alessandri: Gioconda  modella invereconda
Attacco notturno di megalomania: voleva vedere un quadro  a tutti i costi. Almeno, così dicono le cronache.
Come succede a chi è in crisi di astinenza e si sta drogando addosso, o a chi soffre di attacchi di panico, o a una donna in gravidanza che, all’improvviso, nottetempo, ha voglia di gelato, o di pizza, o di fragole a dicembre.
Il miracolato Sgarbi, da pochi giorni dimesso dall’ospedale di Modena, dopo l’intervento per ischemia che gli ha salvato la vita, in preda a un bisogno compulsivo, voleva visitare di notte i Musei Mazzucchelli di Mazzano (Brescia) - ovviamente chiusi - e, non riuscendo a contattare il sindaco, che stupidamente, a quell’ora, circa mezzanotte, se ne stava a casa col telefonino spento, per farseli aprire ha contattato il ministero dell’Interno.
Dal Viminale, quindi, scattata l’emergenza, hanno avvertito i carabinieri di Brescia che prontamente hanno mandato una pattuglia a casa del primo cittadino del paese lombardo, per svegliarlo e comunicargli che sua eccellenza Sgarbi lo stava cercando. Nemmeno i podestà del ventennio avevano tanto potere!
“Non credo – ha detto l’uomo che sussurrava alle capre – che i carabinieri di Mazzano avessero molto di più da fare quella sera che cercare il sindaco del paese, con il quale il più grande critico d’arte italiano aveva necessità di parlare”.
I due sono poi riusciti a parlarsi e il giorno dopo, 31 dicembre, il megalomane ha visitato i Musei del notturno desiderio. A suo dire, il sindaco si sarebbe pure scusato - pentito e genuflesso - per non aver risposto alle sue chiamate.

Un fatto che, se vero, si commenta da solo. L’ipertrofico ego di quel buffone, che non sa più che fare o inventare per essere sempre al centro dell’attenzione mediatica e delle cronache mondane, trova pronta risposta pure al Viminale, che sembra essere a sua disposizione. Manco fosse il riservato Mattarella o Barak Obama in visita all’Italia. O un’operazione di antiterrorismo.
Tra pochi giorni, chiuderà, purtroppo, il Museo della Follia di Mantova, aperto a maggio scorso e curato, guarda caso, proprio dallo str…avagante critico d’arte.
Lì, a pieno titolo e di diritto, dovrebbe stare e restare in perenne esposizione.

3 gennaio 2016 (Alfredo Laurano)

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