sabato 28 febbraio 2015

IL SUO NOME È BOND, JAMES BOND



Inseguimenti “da paura” per le vie del centro storico, sulla banchina del Tevere e in verticale sui muraglioni lungo l'argine del fiume, gimcane, scontri, auto che volano nel Tevere. E il mitico Bond che si lancia da un elicottero su Ponte Sisto, nel cuore della città eterna.
Sono in corso le riprese di Spectre, il nuovo film di 007, il ventiquattresimo, una super mega produzione della Metro Goldwyn Mayer, con la regia di Sam Mendes e Daniel Craig ancora una volta nei panni dell'agente segreto e Monica Bellucci.
Sequenze spettacolari tra palazzi d’epoca, sampietrini e monumenti millenari: a Borgo Vittorio, accanto al Vaticano, un’auto in folle corsa si scontra nella notte con una 500.

Sono capitato, ieri sera, proprio nell’infinito set, in zona Borgo–Vaticano.
Le vie a ridosso di San Pietro trasformate in una vera e propria pista dove Aston Martin e la spaziale Jaguar Concept, guidate da stuntman, sono impegnate in derapate, sgommate, frenate e acrobazie di ogni tipo. Pubblico tanto e tenuto a debita distanza, come in Formula Uno.
Si girano lì, in due “esterni notte”, altre scene di inseguimenti che già hanno toccato il Lungotevere, Corso Vittorio e costeggiato il Colosseo. Poi la grande troupe si sposterà a Porta Pia, su via Nomentana, a Ponte Milvio, Piazza Navona - praticamente tutta Roma - e in Campania, alla Reggia di Caserta. 

Sono rimasto stupito dalle enormi dimensioni di quell’area, scelta come location naturale: praticamente tutte le vie del quartiere, fin oltre Porta S. Angelo, e i vari e stretti vicoli intorno a S. Pietro.
Con un amico che abita proprio lì, “sopra le macchine da presa”, abbiamo commentato le curiosità, le inevitabili polemiche e i disagi alla città.
Set blindatissimo e imponenti le misure di sicurezza: ogni spazio transennato e vigilato da un migliaio di addetti alla security, tutti in comunicazione via radio. 

Un esercito di operatori, macchinisti, elettricisti, attrezzisti, proiettori e fari ad altissimo voltaggio, montati su gru e puntati sulle facciate dei palazzi novecento e un parco auto ricchissimo di altre Jaguar, Aston Martin e centinaia di vetture varie e attrezzate, camion, furgoni appoggio, auto con torrette per cineprese e steadycam, tutte allineate lungo le antiche mura del Rione.

Una organizzazione capillare, impressionante, una produzione milionaria che non bada a spese. Si parla di un indotto pari a sedici milioni di euro, riferito alle persone assunte, alle diarie, ai ristoranti, alberghi, noleggi, costumi, trasporti, comparse e tutte le altre spese sul territorio.

A ogni condominio di quell’area - e sono tanti - è stato riconosciuto un contributo di mille euro per il disturbo.

Anche se molti hanno ironizzato sulla cosiddetta Hollywood dei cassonetti: strade linde, ordinate e riassettate, ma solo grazie a James Bond, Poi, tornerà la mondezza quotidiana.

26 febbraio 2015   (Alfredo Laurano)


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