sabato 2 novembre 2013

IO NON CI CREDO

"Sono stato educato al rispetto sacrale della legge della legalità e penso che questo sia il senso intero della mia vita".

Ben venga l'indagine della Procura, ma dubitare dell'onestà di Vendola, per chi lo conosce e lo apprezza, è un'offesa all'evidenza, un attentato alla correttezza di chi si è sempre speso per il rispetto e la legalità. Pensare che possa aver favorito i Riva e l'Ilva che ha avvelenato Taranto è un paradosso della logica. Sarebbe come rinnegare una vita di lotte e di battaglie appassionate e ripudiare, all'improvviso, una coerenza morale e ideologica, mai smentita o contraddetta fino ad oggi. Tutto può essere a questo mondo, siamo umani e quindi imperfetti, ma io non ci credo.

"In galera, brutto ricchione!"......spefo che ti facciano un culo cofì".....già scrivono, con compiacimento e spregevole ironia, molti untori repressi, di cui ho appena parlato nella "pagina degli orrori".
Assetati di vendetta, sono in cerca di riscatto, di improbabili rivincite giudiziarie, nel vano tentativo di ripulire i sedimenti delle loro coscienze usurate da misfatti e malaffare, cui sono abituati, per obbedienza cieca a quel padrone. Qualsiasi spiraglio di rivalsa, laddove pure si consumasse, non potrà e non potrebbe mai purificare i peccati e i reati di cui si son macchiati, almeno per correità.

"Tanto so' tutti uguali...il più pulito c'ha la rogna!..."
Sono i cori che sentiamo tutti i giorni, che danno sfogo alla rabbia e alla protesta popolare, ma non al rispetto di qualche, possibile, diversa verità.
In qualche caso, ci si può anche sorprendere, ci si può stupire. O no?
Io ancora mi voglio stupire

31 ottobre 2013                                                                           
                                                                                       AlfredoLaurano                                                                                                                                                                         


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