mercoledì 27 novembre 2013

STORIE DI ORDINARIA NEFANDEZZA

Altri anziani maltrattati, presi a calci e schiaffi. Sono finite stamani in manette a Viterbo due donne titolari di una comunità  per anziani a Viterbo, con l'accusa di maltrattamenti aggravati e minacce agli ospiti della casa di riposo.
Solo pochi giorni fa, oltre mille ispezioni dei Nas su analoghe strutture, avevano portato al sequestro di altri due ospizi “lager”, alla chiusura di altre sedici, all’accertamento di centinaia di violazioni penali e amministrative, al sequestro di farmaci scaduti e di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Nel corso dei controlli, erano emersi, in molti casi, anche scadenti stati abitativi (alloggi fatiscenti, seminterrati privi di abitabilità, umidità diffusa alle pareti), insufficienza dei requisiti igienico-sanitari, pessime condizioni di degenza, sporcizia e sudiciume e, nelle cucine, quintali  di pasta, riso, latte e conserve destinati ad aiuti umanitari e, quindi, non commerciabili.
Nel napoletano, per la cronaca, questo tipo di commercio è assai diffuso, sulla strada e sottocosto.

Incuria, trascuratezza, modi brutali e anche sevizie sono spesso le ineffabili qualità che si scoprono in queste costose residenze, all’apparenza ineccepibili.
Dimore dignitose che dovrebbero, invece,  garantire, in un clima di dolcezza e di serenità, rispetto, adeguata  assistenza e ospitalità a chi vi soggiorna, nel tempo più difficile della propria vita. Quando si è più soli e più fragili, quando non si può più scegliere o rifiutare, quando si costretti a dipendere da qualcuno.
In alcune di queste celestiali oasi della quarta età, troppo spesso non alloggia la filantropia  o la carità cristiana, ma neache l’umanità.
Regna, incontrastata, la malvagità.

26 novembre 2013                                                  
                                           AlfredoLaurano                                 

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