sabato 23 novembre 2013

CHI HA UCCISO KENNEDY?

A cinquant'anni dall'assassinio di Kennedy (22 novembre 1963), sono state contate una quarantina di diverse teorie del complotto, con un'ottantina di possibili assassini.
Sono stati chiamati in causa quali responsabili del complotto, singolarmente e in combinazioni, la CIA e l'FBI, la mafia e i petrolieri, i castristi e gli anticastristi, i comunisti e gli anticomunisti, i segregazionisti del Sud e gli industriali dell'acciaio, e perfino il vice presidente Lyndon Johnson che temeva di non essere prescelto per le elezioni del 1964. 

Oltre alle tantissime indagini e commissioni che hanno studiato e analizzato l'attentato, anche il cinema e la letteratura, negli anni, hanno dato la loro interpretazione, presumendo di avere trovato la verità.
Nessuna teoria è stata provata anche se tutte le ipotesi contengono qualche motivazione che può essere presa per reale.
Sembra, tuttavia, difficile o improbabile che a sparare sia stato il solo Oswald.

Secondo Fidel Castro, non fu Lee Oswald a uccidere Kennedy. Un giornalista Usa della rivista The Atlantic, Jeffrey Goldberg, rivela il pensiero del Lider maximo in un’intervista che per 3 anni ha tenuto nel cassetto. Cosa pensa Castro sulla morte di Jfk è ovviamente rilevante, visto che è stato più volte accusato di esser quantomeno corresponsabile del “presidenticidio”. 

Quell’omicidio - ha detto il leader cubano a Goldberg - è stato “una cosa tristissima. Un giorno che non dimenticherò mai. Come sentimmo la notizia, ci attaccammo alla radio”. Ha poi raccontato che dopo l’assassinio ordinò di condurre un esperimento per verificare se fosse possibile colpire Kennedy nel modo in cui si diceva fosse avvenuto: “Durante la Rivoluzione avevamo addestrato i nostri uomini nelle montagne a sparare cosi’. Abbiamo cercato di ricrearlo e ci siamo convinti che non poteva esserci stato un unico assassino: quel fucile italiano non avrebbe potuto sparare tre colpi cosi’ rapidamente”.
Quella dell’unico sparatore, convalidata dalla Commissione Warren nel 1964, sarebbe stata dunque, a giudizio di Fidel, una storia creata ad arte per “ingannare la gente”. 
I sospetti di Castro crebbero dopo che Jack Ruby ferì Oswald a morte: “Una favola incredibile: si sarebbe commosso per la morte di Kennedy al punto da uccidere Oswald con le proprie mani”. 
Ruby, personaggio sopra le righe, si giustificò sempre dicendo "ha ucciso il mio presidente, dovreste darmi una medaglia". Morì di cancro in carcere nel 1967.

Ben più credibile, secondo il leader cubano, resta la tesi di Oliver Stone (JFK 1991): che un gruppo di esuli cubani anti-castristi avrebbero complottato per uccidere il presidente. “E’ molto probabile. Penso che sia successo proprio questo. C’era tanta gente dentro il governo americano che considerava Kennedy un traditore perché non aveva invaso Cuba quando ne aveva avuto la possibilità. Non fu mai perdonato per questo”.

Secondo l'ipotesi del procuratore distrettuale Garrison, il complotto sarebbe stato studiato e pianificato dai più alti vertici dei servizi segreti statunitensi, con la complicità dell'FBI, delle forze armate, in collaborazione con la mafia americana e con l'avallo dell'allora vicepresidente in carica Lyndon B. Johnson, allo scopo di poter proseguire la guerra del Vietnam a vantaggio delle gerarchie militari e dei fornitori di armi.

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