giovedì 7 novembre 2013

PERSECUZIONI

"I miei figli dicono di sentirsi come le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso".
Una delle tante, fantasmagoriche uscite, a ruota libera, dell’immaginifico Berlusconi. 
Ridicola e offensiva come poche altre o, semplicemente, goffa e squallida come tutte le precedenti? Non fa molta differenza.

Ma, come ho ripetutamente detto, non mi piace l'automatica, immediata strumentalizzazione di ogni virgola o starnuto di moscerino, da qualsiasi parte provenga.
Non deve essere linciato per questo. Non vedo l’intenzione di vilipendere la tragedia degli ebrei o di insultare le vittime e i parenti. Né di paragonarsi ad essi.
Mi sembra più che altro la battuta infelice e miserabile di uno sbandato senza freni inibitori, provato e privo di equilibrio razionale, vicino alla demenza senile.
Grave, esecrabile e patetico, ma non condannabile al pubblico ludibrio, almeno per questo. Ha fatto di peggio e di più, non dimentichiamolo.

Potremmo rispondergli, semplicemente: vi sentite perseguitati?
Allora, completiamo l'opera, promulghiamo nuove leggi razziali, come quelle del ’38. Fuori tutta la famiglia dai partiti, dalle istituzioni, dalle aziende e dalle banche…dai coglioni!
Lasciate tutto agli italiani ariani ed emigrate, in lussuosi jet privati, nei vostri tanti lager-paradisi fiscali, dove sarete ben accolti in eleganti "baracche" climatizzate, con sauna e con piscina, serviti, riveriti e venerati... più che sterminati! E senza nemmeno portare la stella a sei punte sul braccio.
Tanto per restare nel disgustoso paradosso. 

7 novembre 2013                                           (Alfredo Laurano)



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