mercoledì 30 ottobre 2013

LA PAGINA DEGLI ORRORI

Un po’ per caso, un po’ per curiosità, sono capitato nella stravagante pagina Facebook di Nuova Forza Italia e ne sono rimasto sconcertato. Vorrei, per questo, innanzitutto, invitare i miei amici, i conoscenti e chi mi legge a visitarla, come ho fatto io. C’è molto da imparare, da scoprire, anche sul piano sociologico. Avverto che ci vuole stomaco e che bisogna vincere, fin da subito, lo stupore e un certo fastidio sulla pelle, ma sarà pur sempre un’utile esperienza, un percorso articolato tra le stranezze e le paranoie umane, sconvolgente, a volte patetico, da non dimenticare.
Pertanto, lo consiglio.

Su questo sito vengono pubblicate notizie tendenziose selezionate ad hoc, informazioni false e  volutamente esagerate, frammenti parziali di verità distorte, slogan deliranti e orribili fotomontaggi. Un variegato campionario di nefandezze varie, infarcito di populismo di bassa lega, di retorica identitaria e di nazionalismo esasperato, che serve solo ad alimentare un clima d’odio e a diffondere posizioni xenofobe e razziste.

Tutto senza contenuti logici e sensati, ma consumato nella adorazione, sanguigna e fideistica, della figura  totemica di Berlusconi: il perseguitato, l’invincibile, l’onnipotente fattosi uomo. E’ il desiderio inconfessato di emulazione ed identificazione nel leader carismatico per accarezzare sogni di riscatto e di emancipazione dalla mediocrità e per acquisire un ruolo di  prestigio e un’ identità, sia pure di riflesso. Come avviene in ogni setta, in ogni religione.

E’ veramente una pagina disgustante e disgustosa. Come le tantissime altre che proliferano sul Web e aizzano a una vera guerra civile virtuale. Per il momento. 

Conosciamo fin troppo bene, ormai, le straordinarie virtù e le grandi conquiste che la comunicazione online ha determinato. Ma non dobbiamo sottovalutare gli effetti collaterali e i possibili guasti, altrettanto profondi, che produce, o che può determinare.
La natura immateriale del Web amplia costantemente la platea del dibattito e moltiplica il numero dei partecipanti ma, nel contempo, finisce col deteriorare la qualità del dialogo che spesso si sviluppa con viltà e arroganza, perché protetti da uno schermo.
L’anonimato favorisce più facilmente l’aggressione verso chi la pensa diversamente da noi e non consente sempre un civile confronto tra le diverse o opposte opinioni.
Le parole digitate sulla tastiera, e non dette in faccia, sono sparate come proiettili, si ribaltano semanticamente e  portano all'abbrutimento dello scontro.

Con la tecnologia, quindi, cambiano i mezzi di diffusione delle idee, ma le forme di intolleranza razziale hanno sempre le stesse facce e gli stessi linguaggi.
Restano espressione di una sub-cultura istintiva e primitiva, prigioniera del pregiudizio.
La Rete, infatti, pullula di blog e siti che, attraverso l’enfasi e giudizi falsamente clamorosi, strumentalizzano  fatti di cronaca per attaccare migranti, stranieri, diversi e rifugiati.
Esponenti delle istituzioni, come Borghezio, Calderoli e Salvini, movimenti politici vari, la stessa Lega, il Pdl, Forza Nuova e Casapound, militanti neofascisti e quotidiani come Libero e il Giornale, che vivono di fango, sono in grado di catturare un certo seguito di lettori, soprattutto grazie all’utilizzo dei social network, di morbose vignette caricaturali e di titoli equivoci e ad effetto, sparati a tutta pagina.
L’accanimento è soprattutto contro la Kyenge-orango, la Boldrini-puttana e il Vendola-frocio che, in quanto omosessuale, è oggetto continuo  di volgarissime allusioni da caserma (si vedano, nella detta pagina, i commenti alla vergognosa foto-sequenza della saponetta). Insultato e deriso, sempre, ma mai contestato sul piano politico con uno straccio di argomentazioni.

Non facciamoci illusioni, non ci speriamo proprio: non ne sono in grado. Sono solo dei sessuomani repressi, che ammirano, invidiosi e compiaciuti, la proclamata virilità del loro straricco padrone erotomane ed il suo harem.

Tra queste tante perle di democrazia e umanità dimenticata, si distingue, appunto, il sacrario dei fans di Silvio, colpiti dal suo virus contagioso, che vivono nell’ossessione patologica: Nuova Forza Italia!
E’ surreale e appariscente l’impostazione, la scelta degli argomenti, il vocabolario, la malafede e la scurrilità che permea ogni pubblicazione.
Un esempio illuminante, in data odierna: la foto dei sette innovatori, che i fedelissimi all’imperatore d’Arcore giudicano traditori.
Alfano e ministri vari vengono così definiti dai loro stessi compagni di partito:

“Miserabili…coglioni traditori…i giuda…solo stronzi… solo vipere da schiacciare…sono il nulla…esaltati politici fasulli…facce di merda…da bruciare con la spazzatura…”.
Chi sono questi?I falchi, le colombe, i lealisti? Non saprei.


Questo, comunque, è il lirico eloquio che usano fra loro stessi. Che sarà degli altri, dei nemici dichiarati, anche nelle false, “larghe sottintese” di governo?
Se si ha la forza e la costanza di scorrere fra le primizie di stagione e di scottante attualità, c’è da cogliere, su quella ripugnante pagina, il meglio dell’esaltazione, del fanatismo e del servilismo, soprattutto nei tanti commenti indecenti, dove l’offesa più feroce sopravanza l’insulto più stizzoso, nei confronti dei nemici politici, delle istituzioni, dei magistrati, dei comunisti ricchioni e dei clandestini, tutti ladri, banditi e stupratori.
Se, poi, qualche audace “guastatore-sobillatore” si inserisce per obiettare, criticare o contestare certi post particolarmente abietti ed infamanti, viene letteralmente sommerso da spregevoli ingiurie e disintegrato dall’ira e dalla furia di questi isterici padroni della verità.

E’ una vera galleria degli orrori, rabbiosa e ripugnante, che lascia sbigottiti. Una discarica di spazzatura del pensiero che raccoglie e accumula il peggio che la mente umana possa partorire. Un ricettacolo di ansie, di paure, di ambizioni represse, ma comunque indecente e detestabile.
Ma, forse, sono solo ridicoli.
29 ottobre 2013                                                                AlfredoLaurano
                                                                    

P.S. Se qualcuno volesse allargare le proprie conoscenze sull’argomento, consiglio di visitare anche il sito http://www.cronachediordinariorazzismo.org/archivio-manifesti-razzisti/ , “La galleria degli orrori”, dove è possibile apprezzare le centinaia di manifesti che rappresentano l’iconografia dell’odio razzista. Sono allucinanti.




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