sabato 22 febbraio 2020

PANDEMIA CINESE /1964


Ora non è più solo Cina, dove sono più di 1.800 i morti per il Coronavirus. Nel mondo, a ieri, i morti sono 2252, i contagi 77270,
L'emergenza si sta allargando ad altri Paesi asiatici, dove nascono focolai di contagio preoccupanti. Il caso più eclatante è quello della Corea del Sud, che fino a due giorni fa sembrava ai margini dell’epidemia. E invece nelle ultime ore sono state confermati addirittura cento nuovi casi, portando il totale a 204, secondo Paese per incidenza della malattia dopo la Cina.
Ma c’è allarme anche in Giappone, dove i crocieristi della Diamond Princess sono stati fatti sbarcare nonostante grandi dubbi sull’efficacia della quarantena a bordo. E in Iran, dove dopo i primi due morti sono stati riportati altri tre contagi, e i media locali ipotizzano che il conto sia maggiore.
A Wuhan, dove ci sono almeno 40 ospedali, con oltre 60 mila ricoverati, dopo la morte di Li Wenliang, l’oftalmologo che per primo denunciò il virus e non fu creduto, sono deceduti il primario di uno degli ospedali della città, focolaio del contagio, e un altro medico. di 29 anni, che si era ammalato lavorando "in prima linea". Oltre tremila medici sono stati contagiati finora, almeno altri sei sono morti.

Il Coronavirus crea il panico anche nel nord Italia (per ora).
Sono venti i contagiati.
Un veneto di 78 anni, è la prima vittima a Monselice (PD), nell'ospedale di Schiavonia, del quale il governatore Zaia ha disposto lo svuotamento, perché alcuni test sono risultati positivi tra i tamponi già effettuati (in tutto saranno controllate seicento persone).
I casi sono 16 in Lombardia, un altro in Veneto e 3 nel Lazio.
In quarantena domiciliare tutti quelli a contatto con contagiati. L'infezione sembra partita a Codogno da 38enne, mai stato in Cina.
Per ordinanza del ministero della Salute, dieci comuni del lodigiano (Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda ecc.) chiusi: scuole, stazioni bar, ristoranti e attività commerciali. Sospese manifestazioni, partite e carnevale. In isolamento 50mila persone.
I passeggeri di due treni (Freccia e Italo) bloccati per ore a Lecce e a Milano, per segnalazione di casi sospetti. Poi, fatti ripartire.
Da e per la Cina i voli sono interrotti, ma tutti quelli che arrivano da lì facendo vari scali in altri stati o con altri mezzi di trasporto (navi, pullman, treni, auto) chi li controlla?
Certamente, il peggio deve ancora venire. (A. La.)

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