lunedì 15 luglio 2019

UCCISO SUL GRADINO

Se uno di quei due padri di Vittoria (Ragusa) - cui un trentasettenne, ubriaco e drogato, ha ucciso un bimbo di dieci anni e ridotto in fin di vita (e con le gambe amputate) un altro - per caso, per sbaglio o per disgrazia, gli passasse sopra col trattore, forse nessuno si indignerebbe, anzi…
Non si può concepire che due creature - tranquillamente sedute sul gradino della porta di casa, a raccontarsi storie e a chiacchierare sotto la calura estiva - debbano trovare la fine e la tragedia, per colpa di un folle pregiudicato, senza scrupoli, alla guida propria auto, lanciata a forte velocità nelle stradine del paese. Con lui, altri tre giovani esponenti rampanti della mafia ragusana,
È raccapricciante. Nel far West, lo avrebbero già impiccato, senza aspettare lo sceriffo.
Due famiglie distrutte e senza lacrime, un paese intero sotto shock, sprofondato nel dolore.
13 luglio 2019 (Alfredo Laurano)


Ieri, dopo due giorni coma e senza più le sue gambe, è morto anche Simone, il secondo ragazzino travolto dall'auto di un criminale, sul gradino di casa, a Vittoria. Da qualche parte, forse, su un altro lontano gradino, continuerà a giocare e a chiacchierare con Alessio, mano nella mano.
Non resta che aspettare giustizia: che arrivi presto e sia implacabile. Anche se nulla potrà consolare quelle due famiglie, quel paese, questo pezzo d'Italia di assassini e prepotenti, che fa schifo all'umanità. (A. La.)

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