venerdì 5 luglio 2019

AVANTI UN’ALTRA: CARICATE, PUNTATE, FUOCO !|


Archiviati, o semplicemente sospesi gli insulti e le maledizioni alla capitana “sbruffoncella” che si è permessa di salvare dei migranti e di far dispiacere e piangere di rabbia capitan Cocoricò, ora l'esercito dell’odio perenne e dell’ingiuria da mal di social si catapulta contro Alessandra Vella, la Gip che ha annullato l’arresto nei confronti della "criminale" (così definita dall' altro deluso capitano) Carola Rackete.
I violentissimi attacchi del ministro dell’odio e dell’Interno hanno scatenato come sempre l’inevitabile vetrina social con tanto di minacce di morte: «Puttana comunista, ti verremo a cercare e perderai il sorriso per sempre». «Colpirne uno per educarne cento, lo faremo anche noi». Tante le intimidazioni degli schifosi squadristi da tastiera: «Il gip rosso si chiama Alessandra Vella, ricordiamoci questo nome», «Se la metto sotto con la macchina mentre corro a salvare vite umane…potrà capitare, no?», «Una probabile puttana a cui non dispiacciono i negri».
Chissà perché, domanda retorica e francamente superflua, questi mezzi uomini repressi, che temono la sessualità e il confronto, in realtà, hanno solo paura delle donne.
Questi nobili missionari dell'amore e della carità sono ossessionati dalla ricorrente idea dello stupro di massa - costante in ogni caso o situazione - da desiderio perverso, latente ed eccitante di dominio e stra-potere.
Le donne, intese come femmine, che non obbediscono, che non si fanno oggetto di sottomissione e di trastullo e che in qualche modo si ribellano, vanno punite con la gogna mediatica e sessuale, usata come forma di tortura e repressione.
Misoginia congenita, sofferenza fisica, errori evolutivi o deviazione patologica e culturale (ambientale) dell'istinto naturale? Contrapposizione maschilista, condita di primitivo e rozzo machismo, all'isteria freudiana causata da traumi infantili rimossi, ma influenti?
Intanto, fra nuovi naufragi, annegati e dispersi, la soap dell’orrore continuo e del disprezzo gratuito continua. (Alfredo Laurano)


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