venerdì 12 luglio 2019

SE 22 VI SEMBRAN POCHE

Nelle quattordici pagine della querela alla Procura di Roma, contro il ministro dell'Interno per “diffamazione aggravata” e “istigazione a delinquere”. l'avvocato della capitana Carola Rackete riporta 22 offese del ministro, contenute nei sui tweet, nelle dirette Facebook e in alcune interviste televisive, e chiede di chiudere le sue pagine social ufficiali, considerate il mezzo con cui il leader leghista veicola i suoi "messaggi di odio". "
“Matteo Salvini - si legge nel documento - mi ha definito pubblicamente e ripetutamente sbrufoncella, fuorilegge, complice dei trafficanti, potenziale assassina, delinquente, criminale, pirata, una che ha provato a uccidere dei finanzieri, che ha attentato deliberatamente alla vita di militari in servizio, che che occupa il suo tempo a infrangere le leggi italiane e fa politica sulla pelle dei disgraziati.”
"La comunista tedesca, replica Salvini, quella che ha speronato la motovedetta della Guardia di Finanza, ha chiesto alla Procura di chiudere le mie pagine Facebook e Twitter. Non c'è limite al ridicolo. Quindi posso usare solo Instagram???".
Ricordando la legittimità della sua condotta, riconosciuta dall'autorità giudiziaria (la gip di Agrigento, Alessandra Vella) che l'ha valutata come adempimento di un dovere”, la Capitana ricostruisce anche la campagna diffamatoria che da settimane il ministro conduce nei confronti della Ong Sea-Watch. “Dice che si tratta di un'organizzazione illegale e fuorilegge, sostenendo che i suoi rappresentanti sarebbero complici di scafisti e trafficanti. Tali affermazioni, lesive della mia reputazione, mettono a rischio la mia persona e la mia incolumità, in quanto dipendente e rappresentate della Sea-Watch”.
Lo dimostrano centinaia di messaggi di offese e di minacce apparsi su Internet, contro la stessa: una spirale inarrestabile e diffusa. Nelle parole del vice premier sono veicolati sentimenti viscerali di odio, denigrazione, delegittimazione e persino di vera e propria deumanizzazione.

Intanto, come se tutto ciò non bastasse, da un gruppo chiuso Facebook di sedicenti finanzieri arrivano altre minacce di morte contro la stessa Carola, di torture contro i migranti, frasi sessiste e razziste nei confronti dei volontari delle Ong e dei parlamentari che sono saliti sulla Sea-Watch. 
"Ci vorrebbe in Italia un bel colpo di stato militare per ridare ordine e disciplina". "Sparatela questa bastarda, insieme a quelli del Pd". "I militari della finanza dovevano aprire il fuoco e farla fuori questa nazista compresi i suoi amici del Pd". "I finanzieri dovevano metterle una bomba e farla saltare in aria assieme ai pidioti". "Dovevate affondarla al largo".
Il vertice Fiamme Gialle precisa: "quel sito non è gdf"

Nel nuovo vangelo padano e sacrilego, il messaggio, o la parola d’ordine, è diventato: "Odiate". La carità si è trasformata in sopraffazione. Sempre invocando Santi e Madonne, sempre baciando la croce del rosario dei rinnegati ipocriti.
Perché l'odio si insegna, facilmente, soprattutto agli ignoranti si propaga, istiga all’orrore e porta voti facili al potere. 
Perché l'odio distrae e trasforma i popoli in bestie senza più ragione. (Alfredo Laurano)

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