martedì 30 luglio 2019

DITECI PERCHÉ


Da oltre 24 ore la CNN apre i suoi notiziari, visti in tutto il mondo, con la foto del ragazzo americano ammanettato e bendato. Ci stanno facendo passare per regime parafascista, dove la confessione è stata sicuramente estorta, magari, sotto tortura.
Allora, fra pochi giorni, forse, il sospettato assassino ritornerà negli USA, dove fingeranno di processarlo, con buona pace dei familiari di Mario Cerciello e del fesso popolo italiano.

Si, è vero, siamo in uno Stato di diritto.
Siamo nel Paese delle super garanzie, dei tre gradi di giudizio, del patteggiamento, dei riti abbreviati e degli sconti di pena. Non proprio nel Far West, con il cappio in mano, o nel Cile di Pinochet.

Nessuno è colpevole fino a condanna definitiva, ma la foto di un omicida reo confesso, con un fazzoletto sugli occhi, non può fare più scandalo o più schifo di quella di un giovane carabiniere ammazzato in servizio, con undici coltellate, come conferma l'autopsia.
Riserviamoci lo sdegno per ben altre situazioni, assai più gravi e tragiche.

Comunque, vorrei solo sapere chi ha scattato quella foto "apparecchiata" dell’assassino americano bendato e, soprattutto, perché l'ha fatto, a chi l'ha consegnata e perché l'ha diffusa a mezzo stampa, web e social. Non certo per caso o per ingenuità.
Strategia dell’intenzione o effetto boomerang ordinato dalla CIA?
29 luglio 2019 (Alfredo Laurano)


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